Monza, Procura: “Traffico di sangue all’ospedale San Gerardo”

Provette di sangue in laboratorio (LaPresse)

MONZA – Presunto traffico di sangue. Il Corriere della Sera scrive che questo è il sospetto della Procura di Monza, che ha ordinato ai carabinieri dei Nas di Milano di perquisire l’ospedale San Gerardo.

Nel mirino della Procura c’è il reparto di Malattie infettive dell’ospedale ed il suo primario Andrea Gori, luminare italiano per lo studio delle malattie infettive quali epatite ed Hiv. Gori, che insegna anche all’Università degli Studi di Milano, è a capo di importanti sperimentazioni cliniche. 

Il Corriere della Sera scrive:

“Il reparto di Malattie infettive guidato da Andrea Gori è capofila a livello italiano di importanti studi multicentrici che devono misurare l’efficacia di farmaci per malattie come l’Hiv e l’epatite. Le regole con cui devono svolgersi i test sono stabilite da severi protocolli. Ma se, per esempio, le procedure corrette prevedono 4 prelievi di sangue sui pazienti e, al contrario, ne vengono eseguiti otto, diventa lecito porsi una domanda: che fine hanno fatto le altre quattro provette di sangue (peraltro infetto)?”.

L’inchiesta è ancora nella fase iniziale, sottolinea il Corriere, e dare una risposta non è possibile. Le perquisizioni potrebbero dimostrare che nel reparto di Gori non vi sono stata irregolarità, oppure confermare le ipotesi di peculato avanzate dalla Procura:

“I militari hanno acquisito file e cartelle cliniche relative al 2012. Per il momento, però, non è stata comunicata nessuna iscrizione nel registro degli indagati. Sotto la lente della Procura anche i rimborsi ottenuti dalla Regione Lombardia: l’obiettivo è capire se corrispondono realmente alle prestazioni effettuate dal reparto di Malattie infettive (e, dunque, da pagare con soldi pubblici)”.

A denunciare le presunte irregolarità e fiale di sangue mancanti sarebbe stato una persona interna al San Gerardo. Poi le perquisizioni, le prime già svolte in questa estate, e poi di nuovo il 18 ottobre. Se Gori non ha rilasciato dichiarazioni, a parlare del caso è Francesco Beretta, il direttore generale dell’ospedale:

Andrea Gori, che è un luminare non solo nella ricerca contro l’Hiv, ma per tutte le malattie infettive, al momento sta conducendo venticinque sperimentazioni — spiega Francesco Beretta, direttore generale del San Gerardo —. Il medico è sospettato di aver compiuto scorrettezze nell’applicazione dei protocolli di sperimentazione clinica definiti e approvati dal Comitato etico e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ma le irregolarità devono essere confermate”.

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