Morte del paziente in Tso a Cagliari, chiesta la condanna dei due psichiatri

CAGLIARI, 7 GIU – Una doppia condanna a un anno e otto mesi di reclusione e' stata chiesta dal pubblico ministero Giangiacomo Pilia nei confronti di due psichiatri, Gian Paolo Turri e Maria Rosaria Cantone, rispettivamente ex primario e medico del Reparto psichiatrico dell'ospedale Santissima Trinita' di Cagliari. Sono accusati di omicidio colposo per la morte di Giuseppe Casu, l'ambulante ricoverato con un trattamento sanitario obbligatorio e deceduto il 22 giugno 2006 dopo una settimana di ricovero in contenzione fisica e farmacologica.

Il pm, davanti al giudice monocratico Simone Nespoli, ha chiesto che venga riconosciuta la colpevolezza dei due imputati in base al nesso di causalita' che le perizie ordinate dal giudice avrebbero messo in luce fra l'assunzione di un farmaco utilizzato nel trattamento del paziente e il decesso avvenuto a seguito di una tromboembolia polmonare. Successivamente nel processo interverranno i difensori e la parte civile.

In una inchiesta parallela, avviata per la scomparsa di alcuni reperti dell'autopsia, eseguita sul corpo dell'ambulante, nel Reparto di Anatomia patologica del Santissima Trinita' sono accusati il primario Antonio Maccioni e il tecnico di laboratorio Stefano Esu. Il 27 maggio scorso il pm Giangiacomo Pilia, lo stesso del processo di oggi, ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione per il primario e l'assoluzione per il tecnico.

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