Infermiera romena uccisa, chiesto il carcere per l’aggressore. L’avvocato: “Ora ha paura”

Maricica Hahaianu

Dopo la morte di Maricica Hahaianu, infermiera di 32 anni romena deceduta ieri dopo una settimana di agonia in seguito a un pugno, si aggrava la posizione dell’aggressore ora indagato per omicidio preterintenzionale.

L’accusa: “Dai domiciliari al carcere”. La Procura di Roma chiederà infatti al giudice per le indagini preliminari  il trasferimento in carcere, per Alessio Burtone, il ragazzo di 20 anni ora ai domiciliari che l’ha colpita dopo una banale lite per una coda non rispettata in biglietteria. L’iniziativa di oggi della Procura è legata al fatto che sono cambiate le esigenze cautelari per Burtone, ora accusato di omicidio preterintenzionale dopo la morte dell’infermiera. La Procura aveva già fatto ricorso al Tribunale del Riesame il 14 ottobre per chiedere l’emissione della custodia cautelare in carcere per Alessio Burtone, impugnando la decisione del gip di metterlo ai domiciliari. Giá in sede di convalida dell’arresto il pm Antonio Calaresu si era opposto alla richiesta di arresti domiciliari. Il gip, comunque, aveva deciso di concedere al giovane la misura più attenuata.

Alemanno: “Comune sarà parte civile”. ”Il Comune di Roma si costituirà parte civile come in tutti i casi di violenza sulle donne. Siamo di fronte ad una violenza gratuita. Saremo vicini alla famiglia e pagheremo i funerali e le spese del trasporto della salma in Romania”: cosi’ il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a proposito di Maricica Hahaianu. ”Ho conosciuto il marito di Maricica, Adrian – ha aggiunto Alemanno – e mi è sembrato una bravissima persona. Ciò dimostra che ci sono tantissimi immigrati che lavorano con grande impegno a favore della comunità italiana. Dobbiamo quindi superare ogni pregiudizio, perché la violenza e le buone azioni possono arrivare da qualsiasi parte”.

L’avvocato: “Alessio ora ha paura”. ”Alessio è sotto choc e ha paura di andare in galera. Teme la gogna mediatica e ripete che quello che sta vivendo è qualcosa di piu’ grande di lui”: ha detto Fabrizio Gallo, avvocato del ragazzo. ”Ha paura che sarà punito diversamente e più duramente – aggiunge il legale – perché la vicenda è divenuta ormai un caso. La scorsa notte il medico gli ha somministrato degli ansiolitici perché era molto agitato. Stamani si è alzato, l’ho sentito e mi ha detto che sta seguendo l’evolversi della vicenda”.

La vittima, lunedì l’autopsia. Sarà effettuata lunedì l’autopsia sul corpo di Maricica Hahaianu. L’esame sarà eseguito all’Istituto di medicina legale dell’Universita’ La Sapienza dall’equipe del professor Paolo Arbarello. L’autopsia punterà non solo a stabilire le cause della morte, ma anche a rintracciare il motivo dell’improvviso peggioramento delle condizioni della donna fino a causarne la morte. Burtone sarà rappresentato da un proprio consulente, il medico legale Gianluca Albertacci.

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