Morte Raciti, processo “revisionabile”. L’avvocato di Speziale: “Presenteremo istanza scarcerazione”

Morte Raciti, processo "revisionabile". L'avvocato di Speziale: "Presenteremo istanza scarcerazione"
Morte Raciti, processo “revisionabile”. L’avvocato di Speziale: “Presenteremo istanza scarcerazione”

CATANIA, 7 FEB – Il processo per la morte di Filippo Raciti può essere ancora “revisionato”: la Cassazione ha annullato l’ordinanza con la quale la Corte d’Appello di Messina aveva dichiarato inammissibile l’istanza di revisione presentata dall’avvocato di Antonino Speziale, Giuseppe Lipera.

È lo stesso avvocato ad annunciare le sue prossime mosse:

“Presenteremo quanto prima istanza di scarcerazione di Antonino Speziale, attualmente rinchiuso nel carcere di Agrigento, alla Corte di appello per i Minorenni di Messina perché ricorrono tutti i presupposti affinché la sentenza di condanna venga sospesa in attesa della nuova decisione”.

Lipera esprime “viva soddisfazione” dopo che la Prima sezione penale della Cassazione ha “annullato senza rinvio” l’ordinanza con la quale la Corte di Appello di Messina aveva dichiarato inammissibile l’istanza di revisione del processo lo scorso giugno e disposto “la trasmissione degli atti alla Corte d’Appello di Messina, Sezione minorenni, affinché si pronunci sull’istanza di revisione”.

Per il legale “la pronuncia del giudice di legittimità arriva proprio nel giorno in cui, a sette anni esatti di distanza, vedevo l’allora minorenne Antonino Speziale arrestato dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Catania che lo accusava dell’omicidio volontario di Filippo Raciti”.

Lipera sottolinea come “il sostituto procuratore Generale presso la Corte di Cassazione Giuseppina Fodaroni, con requisitoria scritta del 2 novembre del 2013, aveva chiesto che il ricorso presentato dalla difesa contro l’ordinanza della Corte di appello di Messina venisse dichiarato inammissibile e che avverso tale requisitoria la difesa aveva presentato articolate memorie difensive, anch’esse scritte, invocando il chiesto annullamento del provvedimento impugnato”.

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