Morto 'Capitan uncino', era paralizzato per sindrome Locked-in

PIACENZA, 30 OTT – E' morto a Piacenza Giampiero Steccato, 62 anni, conosciuto da tutti come 'Capitan Uncino', che lottava coraggiosamente da anni con la 'sindrome di Locked-in', malattia che lo aveva 'sepolto' nel proprio corpo: cosciente ma completamente paralizzato, riusciva ad esprimersi solo muovendo una palpebra o un angolo della bocca.

Accanto a lui fino all'ultimo la moglie Lucia, che era la sua voce, avendo creato il canale di comunicazione che permetteva a Steccato di esprimersi: lei recitava l'alfabeto (scorporato in vocali o consonanti, e sequenze) e lui con un quasi impercettibile movimento della bocca dava il segnale che quella era la lettera giusta. E via via, alla solerte ricerca della seconda lettera. Nonostante la malattia Steccato, ex impiegato delle Ferrovie, non ha mai rinunciato alla voglia e al diritto di vivere: meno di un anno fa con l'amico Alessandro Bergonzoni, artista, comico e scrittore, era stato in cattedra a Genova e quindi alla Bicocca di Milano parlando di comunicazione. Gia' inchiodato alla sedia a rotelle e non vedente – la malattia lo colpi' quando aveva 48 anni – ha scritto libri (firmandosi Capitan Uncino) e tenuto conferenze. L' 11 marzo di due anni fa, accompagnato dai familiari, volo' con un C-27J dell'Aeronautica militare a Roma per partecipare all'udienza generale a San Pietro e consegnare a Papa Benedetto XVI un messaggio per il ''diritto alla vita''.

Solo una delle sue ultime sfide non andra' in porto: doveva salire su un'imbarcazione speciale e veleggiare sulle onde ospite della Capitaneria di porto di Genova, ma non ne ha avuto il tempo. I funerali si svolgeranno domani alle 9.30 a Piacenza nella chiesa parrocchiale di San Corrado.

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