ROMA – ”Con Giorgio Bocca scompare uno degli ultimi grandi protagonisti del giornalismo dell’epoca repubblicana del nostro paese. Un giornalista e un cittadino libero, coerente sino in fondo, che per denunciare le storture e le deviazioni e il decadimento della democrazia italiana non ha mai avuto bisogno di rinnegare la Resistenza e quanto essa ha costituito per la rinascita del paese liberandolo dal fascismo”. Lo dice il segretario della Fnsi Franco Siddi sulla scomparsa di Giorgio Bocca.
”Il giornalismo di Giorgio Bocca e’ severo, rigoroso, non presuppone mai la rinuncia alla testimonianza di quanto osservato e alle proprie idee. Le sue idee sono quelle di una formazione fatta accanto ai grandi personaggi di Giustizia e liberta’ e ai combattenti della Resistenza. Da qui il suo giornalismo civico, ispirato sempre ai valori e alla difesa della costituzione repubblicana ai principi della separazione dei poteri e delle funzioni. Nel tempo aveva perso fiducia nelle capacita’ del giornalismo di essere all’altezza delle sfide.
Ricordiamo di lui una bella testimonianza resa 6 anni fa alla Fnsi in occasione del ricordo di Giovanni Amendola dove con amarezza osservava un arretramento della democrazia, uomo di ragioni forti non sopportava la vilta’. La sua e’ la lezione di un grande italiano che l’ultimo pezzo l’ha scritto su una rubrica celebre, l’Antitaliano per rimarcare la volonta’ di combattere per disboscare malaffare e decadenza”.