Morto Marcelletti, grande cardiochirurgo, al centro di una vicenda giudiziaria in Sicilia

Pubblicato il 6 Maggio 2009 - 20:35 OLTRE 6 MESI FA

 E’ morto mercoledì 6 maggio  a Roma, a seguito di un attacco cardiaco, il cardiochirurgo Carlo Marcelletti Il decesso è avvenuto  all’ospedale San Carlo di Nancy, dove era stato ricoverato, Marcelletti,  medico di fama mondiale, autore del primo trapianto di cuore su un bambino, era rimasto coinvolto in Sicilia in una vicenda giudiziaria dai contorni oscuri e non ancora risolta: si parlò di tangenti e di altro.

Marcelletti era nato a Moie, nel comune di Maiolati Spontini (AN) il 19 luglio del 1944; dopo la laurea si era perfezionato in cardiochirurgia in Inghilterra e negli Stati Uniti e dal 1972 al 1976 in cardiochirurgia pediatrica e chirurgia cardiovascolare prima alla Stanford University di San Francisco (California) e poi alla Mayo Clinic di Rochester (Minnesota).

Nel 1978 ha fondato e diretto il centro di cardiochirurgia pediatrica dell’Accademisch medisch Centrum di Amsterdam. Rientrato in Italia, nel 1982 è diventato primario del dipartimento medico-chirurgico di cardiologia pediatrica dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, coordinando anche il Programma di trapianto di Cuore e Cuore-Polmone, incarichi che ha ricoperto fino al 1995. Dall’ottobre del 1997 fino a giugno del 2000 ha diretto l’Unità di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Hesperia Hospital di Modena. Nello stesso periodo, sempre all’Hesperia Hospital, è stato anche Direttore Scientifico della Scuola Internazionale di Perfezionamento ‘Dwight McGoon’.

Da giugno del 2000 fino a novembre del 2008 ha diretto la Divisione di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale Arnas Civico di Palermo. Ha effettuato in Italia il primo trapianto di cuore su un bambino e tentato la terapia chirurgica di malformazioni congenite del cuore in soggetti in età pediatrica. Nella sua lunga carriera ha visitato piu’ di 25.000 bambini e ne ha operati piu’ di 10.000.

Il 6 maggio dello scorso anno il dottor Marcelletti finì agli arresti domiciliari con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e concussione. Il provvedimento giudiziario nei confronti del medico avvenne a seguito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Palermo avviata dopo una denuncia contro ignoti per minacce, presentata da un familiare di un appaltatore dell’Azienda ospedaliera Civico.

Altra accusa nei confronti del cardiochirurgo era il possesso di presunto materiale pedopornografico. Il 7 novembre del 2008 il Tribunale del Riesame  accolse l’istanza degli avvocati difesori revocando la misura cautelare, anche se con l’obbligo di firma, ed autorizzando l’immediata ripresa della sua attività di medico e cardiochirurgo. Il 20 novembre del 2008 il professor Marcelletti rassegnò le sue dimissioni lasciando definitivamente l’Ospedale Civico di Palermo.

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