Moschee a Milano, il Comune indica 3 aree: in via Marignano, Sant’Elia, Esterle

Moschee a Milano, il Comune indica 3 aree: Marignano, Sant'Elia ed Esterle
La moschea di via Padova a Milano

MILANO – Un’area nella periferia a Sud-Est (in via Marignano), un immobile a Nord della città (in via Esterle) e un’area a Nord-Ovest (Sant’Elia): sono i tre luoghi che il Comune di Milano individuati e che verranno messi a bando per destinarli alla costruzione di altrettanti luoghi di culto, tra cui le contestate moschee (in particolar modo dal centrodestra). Tutti e tre i beni sono di proprietà comunale. Come annunciato da tempo, l’amministrazione ha svelato le due aree e l’immobile su cui le comunità religiose iscritte all’Albo delle religioni potranno costruire i loro luoghi di preghiera.

Si tratta di un’area verde di 3.400 metri quadrati in via Marignano, all’estrema periferia a Sud-Est della città; una parte dell’area dell’ex Palasharp da 5 mila metri quadrati (a Nord-Ovest) dove già oggi in un tendone temporaneo pregano i fedeli del centro islamico di viale Jenner; un immobile di 1.490 metri quadrati in via Esterle, alla periferia Nord, vicino alla multiculturale via Padova.

Il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris, ha illustrato in una commissione consiliare ad hoc, le ragioni della scelta:

”Abbiamo tenuto conto delle caratteristiche delle aree, dei servizi, dell’accessibilità e delle criticità pregresse. I tre indirizzi saranno messi a gara con un bando pubblico per concessione onerosa, con regole per la sistemazione delle aree limitrofe e il loro uso e con i carichi di manutenzione”.

 

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