Moschee “vietate” in Lombardia: la legge edilizia della giunta Maroni

Moschee vietate in Lombardia: la legge edilizia della giunta Maroni
(foto Lapresse)

MILANO  – Moschee vietate in Lombardia: una legge varata dalla maggioranza guidata da Roberto Maroni (Lega) rende più difficile costruire sul suolo pubblico lombardo templi, pagode, moschee e sinagoghe. Una decisione che riguarda, appunto, tutte le religioni diverse da quella “convenzionata” con lo Stato italiano, spiega Paolo Colonnello sulla Stampa. E così le critiche fioccano da tutte le undici confessioni presenti nella regione.

Arrivano dalla Chiesa Evangelica e dai Valdesi, per esempio, che scrivono:

“Ancora una volta in Italia si dimostra che la tutela della libertà di religione e di pensiero non è un dato acquisito”.

Critiche anche dal coordinamento islamico, che parla di una “Regione fuori dal tempo”. L’opposizione in consiglio regionale parla dei rischi per la sicurezza, visto che con questa nuova norma edilizia gran parte dei 450mila musulmani presenti in Lombardia saranno costretti a praticare in luoghi non idonei.

I Comuni avranno 18 mesi di tempo per approvare un piano sulle strutture religiose e potranno indire referendum consultivi sui progetti. Intanto già si preparano ricorsi alla Corte Costituzionale.

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