Mose, i giudici presentano il conto a Giovanni Mazzacurati: 21,7 milioni il valore delle mazzette

Mose, i giudici presentano il conto a Giovanni Mazzacurati: 21,7 milioni il valore delle mazzette
Mose, i giudici presentano il conto a Giovanni Mazzacurati: 21,7 milioni il valore delle mazzette

ROMA – Mose, i giudici presentano il conto a Giovanni Mazzacurati: 21,7 milioni il valore delle mazzette. La Procura Regionale della Corte dei Conti del Veneto ha emesso un decreto di sequestro conservativo per 21,7 milioni di euro nei confronti dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, per i danni erariali connessi agli episodi di corruzione individuati nell’inchiesta sul Mose. Un altro sequestro conservativo per 450 mila euro ha interessato l’ex dirigente della Regione Veneto, Giovanni Artico, che era stato assolto nel procedimento penale.

Tutte le mazzette di Mazzacurati. Mazzacurati è considerato l’architetto del sistema corruttivo, tutto rivolto a “oliare” referenti politici e decisori pubblici. Il Gazzettino pubblica una lista di tutte le mazzette elargite.

A chi e quanto ha pagato le mazzette Giovanni Mazzacurati: alti funzionari dello Stato come Patrizio Cuccioletta (2.100.000) e Maria Giovanna Piva (3.200.000), entrambi a capo del Magistrato alle acque; politici come Mario Marco Milanese, consigliere del ministro Giulio Tremonti (500.000); ufficiali come Emilio Spaziante, Generale della GdF (500.000); giudici come Vittorio Giuseppone (2.700.000) e poi il gotha della Regione Veneto rappresentato dall’allora governatore Giancarlo Galan (8.800.000) e dall’assessore Renato Chisso (2.800.000); nonché l’ex ministro Altero Matteoli (550.000). (ilgazzettino.it)

Se il contraddittorio, previsto per il 22 novembre prossimo, darà ragione alla Procura contabile si passerà allora al pignoramento. Il danno erariale complessivo per tangenti accertato dalla Corte dei Conti è di 37,6 milioni di euro, a carico di otto soggetti, quattro dei quali già condannati in primo grado dalla magistratura contabile. L’inchiesta sul Mose ha già visto il patteggiamento di 33 imputati, 2 condanne, mentre 8 imputati (tra i quali l’ex ministro Matteoli, e l’ex sindaco di Venezia, Orsoni) sono in attesa della sentenza di primo grado.

La Procura contabile veneta aveva da tempo avviato le istruttorie per l’accertamento delle responsabilità per danno erariale connesse ai reati di corruzione. La Guardia di Finanza di Venezia ha così ricostruito le disponibilità patrimoniali e finanziarie degli indagati quantificando, appunto, un danno erariale a carico di otto persone per 37,6 mln di euro, di cui 4 già condannati in primo grado dalla Magistratura contabile. Tra questi l’ex presidente del Veneto, Giancarlo Galan (5,8 mln), l’ex magistrato alle Acque, Patrizio Cuccioletta (2, 7 mln), l’ex assessore regionale veneto, Renato Chisso (5,7 mln), il segretario di quest’ultimo Enzo Casarin (714 mila) I finanzieri hanno approfondito i profili di responsabilità contabile connessi al sistema, gestito da Mazzacurati, di tangenti pagate per vari anni dal Cvn e dalle imprese che ne facevano parte a funzionari pubblici corrotti, i cui ‘fondi’ venivano creati mediante fatture false emesse da società consorziate per prestazioni ed opere mai eseguite.

Il danno erariale contestato a Mazzacurati è stato, finora, di 21,7 mln (corrispondente all’ammontare delle tangenti incassate dai pubblici ufficiali) ai quali si dovranno probabilmente aggiungere altre somme. La Procura della Corte dei Conti è infatti in attesa degli esiti di altri procedimenti penali, tra i quali appunto il processo agli ultimi otto imputati.

Gestione cookie