Mottarone, procedimento a nuovo gip. Incidente probatorio inamissibile, difesa: “Cambiano arbitro durante partita”

Funivia del Mottarone, il procedimento è stato riassegnato al gip Elena Ceriotti, “titolare per tabella del ruolo”. A deciderlo è stato il presidente del Tribunale di Verbania, Luigi Maria Montefusco. La decisione ha scatenato molte polemiche: il procedimento era stato assunto dal presidente dell’ufficio Gip Donatella Banci Buonamici come supplente in quanto la collega era assente.

Il provvedimento è stato firmato oggi poiché lo scorso 31 maggio è cessato l’esonero dalle funzioni del giudice Ceriotti, che è rientrata in servizio.

Mottarone, chiesta l’inamissibilità dell’incidente probatorio

La gip ha terminato la sua funzione di “supplente”. Ora sulle sue decisioni che hanno a che fare sull’ammissibilità o meno dell’incidente probatorio sulla fune e sul sistema frenante della cabina presentata il 3 giugno scorso dall’avvocato Marcello Perillo, il difensore di Tadini, si dovrà esprimere il nuovo gip Ceriotti.

La Procura chiede che vengano annullate anche le sue scarcerazioni

Il giudice Donatella Banci Buonamici ha rimesso in libertà il titolare delle Ferrovie del Mottarone, Luigi Nerini, e il direttore d’esercizio, Enrico Perocchio, ritenendo che non ci fossero sufficienti elementi indiziari. Secondo la procuratrice della Repubblica Olimpia Bossi e il sostituto Laura Carrera, gli indagati conoscevano ed avevano avallato la “consuetudine” del capo servizio Gabriele Tadini. Consuetudine che prevedeva di mettere i “forchettoni” ai freni di emergenza. La Procura chiede quindi anche che ora “vengano annullate le scarcerazioni”.

“Provvedimento anomalo. Cambiato arbitro durante partita”

“E’ un provvedimento anomalo. Non è mai capitato che durante una partita venga cambiato l’arbitro nonostante tutti riconoscano abbia operato bene”. Questo il commento dell’avvocato Pasquale Pantano, legale di Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone e tra gli indagati per l’incidente in cui sono morte 14 persone. 

“Mai visto un procedimento del genere” 

Dello stesso parere l’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, il capo servizio della Funivia del Mottarone e l’unico dei tre fermati ad essere agli arresti domiciliari: ” Non si è mai visto un provvedimento del genere. E’ la prima volta che non per un valido impedimento ma per un problema tabellare sia sostituito un giudice di un procedimento in corso”. 

 

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