ROMA – “L’Italia si ferma”, era fine novembre quando iniziò a girare il volantino (“Bloccheremo l’Italia”). Ieri, il “Movimento dei Forconi” è sceso in piazza con presidi e blocchi nelle principali città italiane, da Catania a Milano. A Torino alcuni poliziotti si sono tolti i caschi e hanno abbracciato i manifestanti. Un gesto forte, smentito, sminuito dalla Questura, sottolineato invece dal Siulp, il sindacato della Polizia. Adesso c’è chi parla di “marcia Roma”, l’11 o il 13 dicembre. Mariano Ferro, il leader del Movimento assicura però che ancora “non è il momento di andare a Roma”. Ma Danilo Calvani, un altro dei leader, dice invece che “se Letta otterrà la fiducia (sulla legge di Stabilità), ci potrebbero essere azioni eclatanti”. Tra i “due litiganti” è spuntato anche Beppe Grillo che si è rivolto alle forze dell’ordine:
“Mi rivolgo a voi che avete la responsabilità della sicurezza del Paese, unitevi agli italiani nella protesta. Le forze dell’ordine non meritano un ruolo degradante. La protesta di ieri può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili. Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E’ stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari. Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare”.
Blitz quotidiano vi chiede: Sei d’accordo con la protesta del Movimento dei Forconi?
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