Mps-Antonveneta: indagata anche Jp Morgan, otto manager rischiano il processo

(foto LaPresse)
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SIENA –  C’è anche il nome di Jp Morgan nell’atto di conclusione delle indagini  sull’acquisizione di Antonveneta da parte di Banca Mps. Otto le persone che sono state iscritte nel registro degli indagati e per le quali verrà chiesto il rinvio a giudizio: l’ex presidente Giuseppe Mussari(concorso per falso in prospetto e concorso in manipolazione del mercato), l’ex dg Antonio Vigni(concorso in falso prospetto e ostacolo all’ autorità di vigilanza), Daniele Pirondini (concorso in falso in prospetto e in manipolazione di Mercato), Raffaele Giovanni Rizzi (concorso in flaso in prospetto),Marco Morelli (concorso in ostacolo alla vigilanza),Tommaso Di TannoLeonardo Pizzichi e Pietro Fabretti (gli ultimi tre ex componenti del collegio sindacale, tutti indagati in concorso per ostacolo all’autorità di vigilanza).

La banca JpMorgan, invece, secondo quanto riportano Ansa e Corriere,  aveva concesso a Mps il Fresh da un miliardo che per l’accusa era un vero e proprio prestito al Monte dei Paschi. In particolare, a Jp Morgan viene contestato l’illecito amministrativo in base alla legge 231 sulla responsabilità d’impresa perché ”non comunicava a Bankitalia che Jp Morgan aveva ricevuto da Bmps una indemnity con cui la banca senese la garantiva dalle eventuali perdite e passività debitamente documentate che potevano derivare da accadimenti correlati alla sottoscrizione delle obbligazioni fresh”.

Per i magistrati il reato sarebbe stato commesso “nell’interesse e a vantaggio di Jp Morgan da persona allo stato ignota, per la quale si procede separatamente, che rivestiva al momento del fatto funzioni di rappresentanza, di amministrazione e comunque direzione della società”, si legge nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato stamani ad 11 soggetti, persone fisiche e giuridiche, tra cui appunto anche Jp Morgan..

Scrive sul Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini:

Secondo quanto contestano loro i pubblici ministeri Antonio Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, gli ex vertici di Mps Mussari Vigni e Pirondini «con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso – nell’ambito del programma di finanziamento ideato per il reperimento delle risorse finanziarie necessarie all’acquisizione di Banca Antonveneta – partecipavano e contribuivano alla predisposizione della complessa operazione finanziaria denominata “Fresh 2008”, diffondendo al mercato notizie false idonee a determinare una sensibile alterazione del prezzo dell’azione BMPS ordinaria. In particolare, computando nel patrimonio di base l’aumento di capitale riservato a JP Morgan e collegato all’emissione di titoli per 950 milioni di euro, non computabile poiché lo stesso doveva essere considerato quale strumento non innovativo di capitale».

 

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