Mps, il giornalista Alberto Brambilla: “David Rossi si tagliò le vene”

ROMA – David Rossi, l’ex direttore della comunicazione e del marketing di Montepaschi, si è tagliato le vene prima di gettarsi dalla finestra il 6 marzo scorso a Siena. Non che il dettaglio aggiunga molto alla dinamica della morte di Rossi, gli inquirenti parlano di suicidio, nessun’altra pista complottistica. Un dettaglio di cui parla il giornalista Alberto Brambilla, collaboratore del Foglio e dell’Espresso tra gli altri, nel suo blog BlouBirdNews:

David Rossi aveva le vene tagliate quando giaceva supino sul selciato di un vicolo senza nome all’interno del comprensorio di Rocca Salimbeni, con i piedi rivolti verso il muro. Se ne sono accorti i paramedici, arrivati per soccorrerlo, quando hanno provato a sistemare gli elettrodi sui polsi per sentire il battito cardiaco, ormai assente (“era già ghiaccio”). Le due ambulanze sono arrivate sul posto circa un’ora dopo la morte del direttore della comunicazione e del marketing del Monte dei paschi di Siena, una banca sotto inchiesta. E’ caduto alle 19.49 del 6 marzo scorso da circa dieci metri d’altezza, dall’ultimo piano della sede di Mps, dalla finestra del suo ufficio. Dal momento che è stato trovato di schiena – posizione all’apparenza anomala per un suicida – ai soccorritori è bastato vedere le vene recise per escludere l’ipotesi di un omicidio (velenosa illazione che circolava anche quattro settimane fa per le strade di Siena, nei giorni subito successivi ai funerali di Rossi, e riperticata dai media con il megafono di Beppe Grillo domenica scorsa). Le due ambulanze si sono allontanate dal vicolo, nei pressi di via dei Rossi, per tornare in ospedale. Un’ambulanza però è stata subito richiamata per un’emergenza in via Garibaldi, alle porte della città toscana. Era per la madre di Rossi che si è sentita male. In quel momento nella casa della famiglia del manager di Mps, l’ultimo senese al vertice della banca, era in corso una perquisizione della polizia. Fuori, nel parcheggio, quattro utilitarie dei poliziotti in borghese (per non attirare l’attenzione). Dentro, gli agenti che hanno vinto la resistenza e la diffidenza del cognato di Rossi. Hanno sequestrato delle chiavette Usb e una macchina fotografica, dicono dei testimoni oculari.

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