Mps, le nuove indagini portano a San Marino: nel mirino un’inchiesta del 2009

Pubblicato il 5 Febbraio 2013 - 18:00| Aggiornato il 1 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

SAN MARINO – Le indagini sul Monte dei Paschi di Siena approdano a San Marino. Tutto parte da un’indagine che nel 2009 portò all’arresto dei vertici della Cassa di Risparmio di San Marino, coinvolgendo anche la filiale Mps di Forlì.

IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE – Intanto da Washington il Fondo Monetario Internazionale ha chiesto a Mps di andare avanti con il piano di ristrutturazione, in modo da ristabilire lo stato di salute della banca e la sua redditività. L’Fmi, attraverso il suo portavoce Gerry Rice, ha preso le difese di Bankitalia.

”La Banca d’Italia ha intrapreso un’azione tempestiva e adeguata per affrontare il problema del Monte dei Paschi di Siena”, ha detto Rice citando il rapporto preliminare della missione del Financial Sector Assessment Program.

Da parte della Banca d’Italia, spiega Rice, ”la vigilanza è stata serrata, con l’azione di supervisione adeguatamente intensificata non appena i problemi di Mps sono diventati acuti”. Per il Fmi, ”questo è coerente con la complessiva e positiva valutazione sulla attuazione, da parte della Banca d’Italia, dei principi del Comitato di Basilea per una vigilanza bancaria efficace”.

La prima parte della missione in Italia del team del Financial Sector Assessment Program (FSAP) del Fondo monetario si è conclusa giovedì 31 gennaio. La seconda parte avrà luogo nel mese di marzo. Il compito degli ‘ispettori’ del Fondo è quello di dare una valutazione sul sistema finanziario italiano, compresa quella sulla qualità della vigilanza sulle banche, le assicurazioni e il mercato dei titoli.

Il FSAP non dà invece valutazioni sullo stato di salute delle singole istituzioni finanziarie. Tuttavia, vista l’importanza sistemica del Monte dei Pachi di Siena, il team del Fondo ha discusso con i vertici della Banca d’Italia anche sui problemi legati all’istituto senese.