Muore a 11 anni all’Ospedale Santobono di Napoli dopo essere stata ricoverata e poi dimessa

La bambina era arrivata al Pronto Soccorso una prima volta lamentando un forte mal di testa. Le era stato dato un analgesico ed era stata meglio. Dopo alcune ore di osservazione era stata quindi dimessa.

di redazione Blitz
Pubblicato il 30 Ottobre 2023 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
entrata santobono ansa

L’entrata del Pronto Soccorso dell’ospedale (Ansa)

Muore a 11 anni all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli. La bambina era giunta in ospedale con un forte mal di testa ed era stata poi dimessa. Il giorno dopo era tornata ed era stata ricoverata in terapia intensiva.

La bambina era arrivata al Pronto Soccorso della struttura intorno alle 22 di domenica 22 ottobre lamentando un forte mal di testa. Le era stato dato un analgesico ed era stata meglio. Dopo alcune ore di osservazione era stata quindi dimessa. Il 23 ottobre era però tornata in ospedale in stato soporoso, con vomito e problemi respiratori. Era stata ricoverata in terapia intensiva e si era scoperto grazie ad una risonanza magnetica che aveva un edema cerebrale diffuso. A questo punto era stata operata per decomprimere l’edema. Nonostante le cure mediche e chirurgiche prestate, le condizioni cliniche sono andate sempre più peggiorando e la piccola è deceduta il 26 ottobre, alle ore 15,00.

Muore a 11 anni all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli  

Ora è stata disposta l’autopsia che potrà fornire chiarimenti sulle ragioni del decesso. La famiglia ha infatti denunciato l’ospedale ed ora la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto una inchiesta che ha portato al sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria della documentazione clinica ed anche della salma.  Il Santobono, a causa dell’incertezza diagnostica aveva già richiesto immediatamente chiesto al servizio di anatomia patologica della Federico II di svolgere un’autopsia.

Scrive l’Ospedale: “La Direzione e tutti i Sanitari che hanno avuto in cura la piccola esprimono alla famiglia la massima vicinanza nell’immenso dolore”. L’ospedale aggiunge che si “rimette integralmente alle determinazioni della magistratura”.

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