Nadia Toffa, Cesare Prandelli: “Sono andato alla camera ardente spinto dal suo coraggio”

Cesare Prandelli, foto Ansa
Cesare Prandelli (foto Ansa)

ROMA – “Non eravamo amici – racconta, intervistato dal Corriere della Sera, Cesare Prandelli parlando di Nadia Toffa – Anzi, neppure la conoscevo, ci siamo incontrati e salutati un paio di volte, casualmente, favoriti forse dal fatto che siamo bresciani tutti e due. Sono andato alla camera ardente spinto dal suo coraggio. Nadia ha inviato un messaggio straordinario, soprattutto a quelli che soffrono: c’è la possibilità di vivere, magari non a lungo, ma con grande dignità e senza perdere il sorriso. Lei c’è riuscita. È stata un esempio di forza e combattività”. Cesare Prandelli, bresciano come Nadia Toffa, nel 2007 perse la moglie per un cancro.

“La sua storia, in mezzo a tante altre purtroppo, è la conferma che siamo fragili e a volte indifesi – dice Prandelli-. Una riflessione che non facciamo quasi mai. Non so se il suo sorriso sia una speranza contro il male, ma il suo messaggio è importante. Nadia ha affrontato la malattia con coraggio, senza nascondersi, senza vergogna. Sapeva di non avere troppo tempo a disposizione, ma non si è arresa e ha offerto la sua sofferenza affinché fosse un esempio. Si è messa a nudo. Ha avuto la forza di raccontare tutto, senza paura e con grande dignità. Non ha mollato sino alla fine”.

Fonte: Il Corriere della Sera.

 
 
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