Napoli, 50 euro per comprarsi un voto: il mercato nero della politica

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, 50 euro per comprarsi un voto: il mercato nero della politica

Napoli, 50 euro per comprarsi un voto: l’articolo del Messaggero

NAPOLI – Cinquanta euro per comprarsi un voto: trenta euro all’elettore, venti euro all’intermediario. È il tariffario del consenso alle politiche del febbraio 2013, in quel gran bazar del voto di scambio che sono i quartieri popolari di Napoli.

Questo è il mercato nero del voto di scambio scoperchiato dalle indagini che hanno portato all’arresto (ai domiciliari) del consigliere comunale Gennaro Castiello, del Pdl. Castiello, classe 1975, aveva provato, scrive Leandro Del Gaudio sul Messaggero a fare

“il salto di qualità nelle fila del Mir (moderati italiani in rivoluzione)

(vedi alla voce Gianpiero Samorì)

“Un fallimento dal punto di vista numerico, che però lascia sul terreno una serie di tracce che consentono alla Procura di Giovanni Colangelo di parlare di voto di scambio. […] Diventa decisiva la denuncia del presidente della quarta municipalità Armando Coppola che ha ricordato che alcuni consiglieri erano stati avvicinati da una sorta di procacciatore di voti, disposto ad offrire somme imprecisate di soldi in cambio del consenso al proprio candidato”.

Oltre ai nomi dei singoli emerge il mercato nero del voto:

“C’è chi ha speso fino a 10 mila euro per assicurarsi un pacchetto di consenso in una sorta di mercato parallelo della politica. Un suono inconfondibile, quello strofinio di banconote in un’auto imbottita di cimici, unito alla voce dei presunti esponenti di una squadretta che prende a battere rioni popolari, da Poggioreale a Secondigliano”.