Robert Lisowski, il detenuto evaso da Poggioreale Robert Lisowski, il detenuto evaso da Poggioreale

Napoli, catturato Robert Lisowski, il detenuto evaso da Poggioreale

Robert Lisowski, il detenuto evaso da Poggioreale
Robert Lisowski, il detenuto evaso da Poggioreale (Foto Ansa)

NAPOLI  –  E’ stato preso dopo una giornata di ricerche serrate Robert Lisowski, il giovane polacco di 32 anni evaso domenica 25 agosto dal carcere napoletano di Poggioreale dove era recluso con l’accusa di omicidio. Lisowski è stato catturato dagli agenti della polizia in corso Garibaldi a Napoli poco dopo le 22 di lunedì 26 agosto. Era da solo. 

Gli investigatori ritenevano che l’uomo non fosse andato molto lontano dal carcere e per questo avevano setacciato tutta la zona circostante ed in particolar modo quella della stazione ferroviaria centrale. 

Lisowski era in carcere in attesa di giudizio. L’uomo è stato arrestato agli inizi del dicembre dello scorso anno per aver accoltellato ed ucciso un giovane ucraino di 36 anni, laureato in Storia, che faceva il manovale a Napoli e che era arrivato in Italia con i genitori, che facevano i badanti. 

Il delitto aveva destato molto scalpore nella folta comunità ucraina, circa 7.000 persone, che vivono tra Napoli e provincia. Il giovane venne ucciso per difendere un giovane italiano. Un gesto di generosità, pagato con la vita, riconosciuto da tutti, tanto che il Comune di Napoli si fece carico delle spese dei funerali. Il processo, iniziato lo scorso mese di giugno, si sta svolgendo con il rito abbreviato dinanzi al gip del tribunale di Napoli. La famiglia del giovane ucraino si è costituita parte civile.

Evasione, il Provveditorato dispone accertamenti interni

“Sulle cause che hanno portato alla fuga del detenuto polacco, il Provveditorato regionale della Campania sta per disporre degli accertamenti amministrativi interni, di routine in casi come questi, e ha dislocato alcuni detenuti in altri istituti penitenziari”: lo ha reso noto il ministero della Giustizia in una nota.

L’operazione sfollamento del carcere napoletano di Poggioreale, precisano dal ministero, “è iniziata alcuni mesi fa, esattamente il 21 giugno scorso, quando il dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria dispose un primo trasferimento di 203 detenuti dalla sezione Salerno, dove si era verificata la rivolta dello scorso 16 giugno, al fine di permettere uno stile di vita detentiva migliore. A seguito di una visita del capo Dap, furono disposti contestualmente dei lavori di ristrutturazione che hanno interessato proprio il padiglione Salerno, per migliorare le condizioni di detenzione. Nel corso di questi mesi sono stati circa 300 i detenuti trasferiti in altri istituti, tanto che ad oggi si contano 2.076 presenti”, si legge nella nota.

I lavori di ristrutturazione sono andati avanti e hanno interessato il risanamento del padiglione Genova e quello del padiglione Venezia, la ristrutturazione del secondo piano del padiglione Roma, l’avvio del risanamento del padiglione San Paolo e la creazione di stanze per la socialità al padiglione Avellino.

Fonte: Ansa

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