“Si prega di chiudere le porte. Pazienti ricoverati in corridoio”. E’ questa la scritta che campeggia sui cartelloni affissi sulle porte d’ingresso di alcuni reparti di quattro ospedali napoletani. Al Centro traumatologico ortopedico, al Vecchio Pellegrini, al San Giovanni Bosco e al San Paolo è emergenza posti letto. I medici sono stati costretti a ricoverare i pazienti sulle barelle, sistemate poi alla meglio e nei corridoi.
Nei reparti di ortopedia e medicina generale dell’ospedale Cto sono state cinque le persone ricoverate fuori dalle stanze, parzialmente nascoste dietro dei paraventi. Situazione analoga anche al San Giovanni Bosco, dove sono due i pazienti ricoverati nel corridoio di chirurgia vascolare e dove è stato preso d’assalto il poliambulatorio. Ma il record dei ricoveri spetta al pronto soccorso del Loreto Mare, trasformato in un vero e proprio ospedale da campo, costringendo medici e infermieri a prestare assistenza in condizioni drammatiche e arrangiandosi con i pochi mezzi a disposizione. L’urgenza ha costretto i parasanitari a trattenere alcune barelle delle autoambulanze all’interno del pronto soccorso, per assistere i feriti più gravi.
L’allarme era stato lanciato già lo scorso febbraio dagli ospedali e dalle cliniche private di Roma, secondo cui ogni giorno ben cinquecento malati sono costretti a essere visitati in corridoio su barelle di emergenza. Inoltre, per questo motivo, il settanta per cento delle ambulanze è bloccato quotidianamente perché privo delle lettighe che medici e paramedici sequestrano alle vetture per far accomodare i pazienti più gravi durante l’attesa.
*Scuola di Giornalismo Luiss