Napoli, la zia del 14enne seviziato: “Non perdoniamo. Non vogliamo scuse”

Napoli, la zia del 14enne seviziato: "Non perdoniamo. Non vogliamo scuse"
Napoli, la zia del 14enne seviziato: “Non perdoniamo. Non vogliamo scuse”

NAPOLI – “Non vogliamo le scuse di nessuno e non perdoniamo”. Antonietta, la zia del 14enne seviziato con un compressore a Pianura e ora ricoverato all’ospedale San Paolo di Napoli risponde così alla famiglia di Vincenzo Iacolare, arrestato per l’aggressione del 14enne.

“È una vergogna – dice la zia – Non vogliamo vederli in ospedale per chiedere scusa pubblicamente”.

“Veramente credono che fosse un gioco? Se così fosse stato perché allora l’hanno portato in ospedale? Si sono resi conto loro stessi che non lo era”. Luigi, un altro zio del ragazzino seviziato con un compressore a Napoli, sottolinea, partecipando al corteo per le strade del quartiere Pianura, “che quello che hanno fatto era una violenza”.

“Dobbiamo insegnare loro cosa è un gioco – dice – un gavettone al massimo può essere considerato un gioco, ma non quello che hanno fatto non con un compressore”.

Buone notizie dall’ospedale dove è ricoverato il 14enne seviziato: migliorano infatti le condizioni di V., trasferito dalla terapia intensiva nel reparto di chirurgia. Lo rende noto l’ospedale San Paolo con il bollettino medico. Il paziente, recita il bollettino, “è vigile, cosciente e collaborante”.
Il quattordicenne, che è senza febbre, è stato sistemato in una camera singola per tutelare la sua privacy. La prognosi resta riservata.

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