Napoli, aggredì la maestra: le chiede scusa con una lettera e torna a scuola

Pubblicato il 14 Maggio 2010 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA

Due paginette scritte con la grafia incerta di un bambino di 10 anni e dal contenuto commovente: è la lettera di scuse che S.V., l’alunno di una scuola elementare di Barra, alla periferia di Napoli, che con un colpo ha causato l’asportazione della milza di una maestra, ha voluto scrivere alla docente. S. ha chiesto ai genitori di inviare la lettera all’insegnante, Maria Marcello, assieme a un mazzo di fiori e al Vangelo della sua prima comunione.

“Mi dispiace che mi abbia conosciuto in questo brutto modo – scrive – non sono quel bimbo cattivo che hanno descritto i giornali. Avevo paura che non volesse sapere niente di me”. Poche e semplici parole, qualche correzione qua e là e un accenno a quelle prese in giro subite negli anni precedenti dal bulletto della classe che hanno scatenato in lui la reazione scomposta. “Mi sfottevano – scrive – dicevano parolacce alla mia famiglia soprattutto alla mia sorellina di soli quattro anni”. Un pensiero rivolto anche ai figli della docente: “Mi dispiace aver mandato la loro mamma in ospedale, so che è brutto perché quando è andata mia mamma per far nascere la mia sorellina, anche se era una cosa bella, io ero agitato e triste”.

Poi un passaggio in cui traspare tutta la timidezza di un bambino incapace di gestire le proprie emozioni: “Mamma mi ha aiutato a esprimermi in questa lettera che ho voluto scriverle perché io non sono bravo a parlare. Spero di vederla e che questa brutta storia finisce presto. Le auguro una pronta guarigione e spero di avere l’occasione di raccontare io di persona ai suoi alunni che è stato un incidente e che non si reagisce mai alle provocazioni”.

Oggi il piccolo S. è tornato a scuola. Mercoledì scorso ha avuto un colloquio con uno psichiatra e ieri un gruppo di suoi compagni di classe, accompagnati dai genitori, gli ha fatto visita per convincerlo a ritornare tra i banchi. “Questa mattina ha chiesto a mia moglie di tornare a scuola – ha detto il padre Giuseppe – così lo abbiamo accompagnato”. S. racconta di essere stato accolto bene dai compagni di classe, di aver ricevuto in regalo dei disegni raffiguranti i calciatori del Napoli Maggio e Quagliarella dei quali è grande fan e di essere tornato tranquillo. Intanto il legale della famiglia di S. sta preparando tutti i documenti per querelare i giornali e la scuola del bambino.