Napoli, Maria Dolores Peduto su Fb: “Ho il cancro e devo operarmi, ma non ci sono anestesisti in ospedale”

Maria Dolores Peduto malata di cancro: straziante appello su Facebook
Napoli, Maria Dolores Peduto su Fb: “Ho il cancro e devo operarmi, ma non ci sono anestesisti in ospedale”

NAPOLI – Un tumore al seno da operare e nessun anestesista nell’ospedale di Napoli che possa assisterla in sala operatoria. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Maria Dolores Peduto, architetto di 55 anni, ha scoperto di avere un carcinoma maligno e che va operato subito. Ma una volta arrivata all’ospedale Incurabili, ha scoperto che non ci sono anestesisti e ha affidato a Facebook il suo sfogo: “Si può morire di carcinoma maligno a Napoli nell’estate 2018? Sì, si può morire. Amici, aiutatemi: ho bisogno di voi”.

Maria Chiara Aulisio sul quotidiano Il Mattino scrive che la donna ha scoperto da una mammografia di routine di avere un tumore al seno e subito si è rivolta ad un chirurgo senologo di fiducia in servizio all’ospedale Incurabili. Maria Dolores deve essere operata il prima possibile, ma non può per due ragioni:

“la prima è che al dottore in questione mancava circa un mese alla pensione, la seconda – spiega sempre la donna – è che «agli Incurabili non ci sono anestesisti a sufficienza e, dunque, di interventi chirurgici se ne fanno sempre meno mentre la lista d’attesa si allunga sempre di più». «Facendo due rapidi calcoli – aggiunge Maria Dolores – ci siamo resi conto che con quei tempi d’attesa non ce l’avremmo mai fatta: il medico sarebbe andato in pensione molto prima del mio turno e io, probabilmente, sarei morta»”.

Presa dallo sconforto e dalla rabbia, Maria Dolores ha pubblicato sui social network un lungo post in cui si sfoga e racconta la sua situazione:

“Si può morire di carcinoma maligno a Napoli nell’estate 2018? Si si può morire amici, aiutatemi ho bisogno di voi. Sono stata stamattina all’ospedale Incurabili a parlare con il mio medico senologo dott. Fedele che mi segue da 18 anni. Mi ha detto che se non riesco ad entrare nella cura sperimentale del dott. Michelino de Laurentiis dell’ospedale Pascale mi conviene nel frattempo mettermi in lista per ricovero per operazione tradizionale. Qui mi ha esternato una situazione che definire scandalosa è poco.

Il mio meraviglioso e bravissimo dott. Fedele mi ha detto che l’ospedale incurabili non ha anestesisti, non ha anestesisti, ha dovuto ripetermelo due volte. Piangevo sconvolta, mi metto in lista ma inutilmente perché siamo in tante, malate di carcinoma maligno al seno, eppure non hanno anestesisti. Come posso non morire? Come posso farmi operare? Come posso sconfiggere il mio nemico, il cancro? Se l’ospedale della terza città più grande di Italia, cioè Napoli non ha anestesisti? Chi può aiutarmi? Come posso salvare me stessa e le donne che sono in lista prima di me? Non voglio e non è giusto scavalcare nessuno, come contrastare la vergogna senza fine di non avere anestesisti perché è estate? Dobbiamo morire in estate? Qualcuno mi dica perf avore cosa fare? Adesso davvero sono disperata”.

Mario Forlenza, il direttore generale della Asl Na1, ha ammesso la carenza di anestesisti, spiegando che il bando per l’assunzione di 21 persone è stato avviato e anche le assunzioni, che partiranno da settembre 2018. Il manager però ha precisato che la Peduto non si è mai iscritta alla lista di attesa dell’ospedale Incurabili:

“La signora Dolores  tecnicamente non ha mai chiesto di venire inserita nella lista di attesa dell’ospedale Incurabili per essere operata (lista preoperatoria presente in tutte le strutture oncologiche, comprese quelle fuori Regione)”.

Intanto il suo appello è stato condiviso sui social e la donna ha scritto anche ai medici dell’Istituto dei tumori di Napoli IRCCS Pascale, che l’hanno presa in cura e il 18 giugno la Peduto ringrazia amici e giornalisti sul social:

“Sono in Preriricovero al Pascale, qui c’è l’eccellenza, c’è gente che ti accoglie, ti visita senza prenotazione, ti parlano in modo chiaro e schietto. Che bello, Napoli che funziona, qui nessuno sta a scaldare la sedia, meno male che ho avuto l’idea di contattare per email il dott. Michelino De Laurentiis. Qui oggi stesso mi ha visitato il dott. Raffaele Tortoriello. Qui ti salvano la vita. Non serve andare al Nord, basta incontrare le persone giuste, professionisti dotati di macchinari, personale puntuale ed efficiente. Evviva amici di facebook, il mio appello è stato ascoltato. Mi hanno contattato giornalisti che fanno il loro mestiere in modo impeccabile, giornalisti che hanno letto ciò che ho scritto su facebook e con Il vostro sostegno e le vostre condivisioni inconsapevolmente ho sollevato un polverone. Sarò curata, non morirò e come ho sempre ribadito non desidero ne’ privilegi ne’ tantomeno notorietà, voglio che si riconoscano i diritti del malato. Noi malati di cancro non possiamo aspettare che assumano anestesisti, noi vogliamo sopravvivere al nostro male. Vogliamo solo essere curati, vogliamo essere curati nella nostra meravigliosa Napoli, da cui partono nel mondo menti che vengono premiate. Grazie amici, grazie giornalisti, grazie medici, grazie a tutti”.

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