Napoli, Noemi non insegna nulla: spara in mezzo alla gente, stavolta al pronto soccorso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Maggio 2019 - 13:00 OLTRE 6 MESI FA
Napoli, sfiorato un altro caso Noemi: agguato di camorra in ospedale, spari al Vecchio Pellegrini

Napoli, sfiorato un altro caso Noemi: agguato di camorra in ospedale, spari al Vecchio Pellegrini

ROMA – Il casco integrale a travisare il volto, la pistola in pugno, un uomo è entrato nel Pronto Soccorso del Vecchio Pellegrini a Napoli stanotte, sparando all’impazzata incurante di pazienti e personale medico per finire un ragazzo appena ospedalizzato perché già raggiunto alle gambe da proiettili.

Di nuovo, come è successo pochi giorni fa in una piazza di mercato e con la piccola Noemi a fare da bersaglio involontario della crudeltà di una camorra che non esita a sparare nel mucchio per mettere a segno le sue vendette.

“Chi ha sparato al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini ha esploso colpi di pistola nel mucchio e ad altezza d’uomo. Stanotte si è passato ogni limite”, dice il commissario straordinario dell’Asl Ciro Verdoliva dopo la sparatoria avvenuta all’ospedale che si trova nel rione napoletano della Pignasecca.

“C’erano quattro persone – racconta Verdoliva – che erano su quella scala dove si è rifugiato l’uomo che fuggiva ma questo non ha fermato l’uomo armato, che ha sparato comunque”.

I colpi, per fortuna, non hanno raggiunto il giovane. Il racconto chi stanotte presidiava il pronto soccorso del Pellegrini a Napoli è da brividi. Mentre una guardia giurata prestava soccorso al ragazzo giunto ferito in ospedale, dando le spalle all’ingresso, un uomo, probabilmente lo stesso autore del precedente ferimento del ragazzo, ha scavalcato la sbarra, con il viso coperto da casco integrale ed arma in pugno ha cominciato a sparare ad altezza d’uomo all’indirizzo degli ascensori e della scala che dà accesso al pronto soccorso.

Il video: l’uomo ha sparato verso la scala dove c’erano almeno 4 persone. L’uomo che ha sparato nel Pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini ha esploso colpi verso la scala dove c’erano almeno quattro persone. È quanto emerge dal video della telecamera di sorveglianza visionato dai vertici dell’Asl Napoli 1 e poi consegnato ai carabinieri. Nel video si vede l’uomo armato che corre verso il cortile dell’ospedale e un altro che si alza di scatto e corre verso le scale del pronto soccorso. A quel punto l’uomo armato comincia a sparare noncurante del fatto che su quella stessa scala stavano salendo altre persone oltre al suo obbiettivo in fuga.

La vittima designata al pronto soccorso dopo esser stato già ferito. Secondo il bollettino medico dell’ospedale Vecchio Pellegrini, inoltrato dal commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva, il giovane di 22 anni, giunto la scorsa notte con alcune ferite d’arma da fuoco alle gambe, ha riportato “fratture pluriframmentarie agli arti inferiori. E’ sveglio, respira spontaneamente, ed è emodinamicamente stabile. Non vi sono inoltre deficit vascolari in atto”. V.R. è attualmente ricoverato nell’Unità di Ortopedia e Traumatologia.

“Non posso pensare di fornire ad infermieri e dottori un camice antiproiettile”, dice provocatoriamente Ciro Verdoliva, commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 giunto sul posto a dare solidarietà agli operatori sanitari. Gente che lavora, che è qui a prestare soccorso non può trovarsi all’improvviso come in una zona di guerra. L’episodio è grave e terribile. Ciò nonostante – e questo afferma ancora la loro professionalità – gli operatori sono subito tornati al lavoro”.

Il giorno della presenza in città del ministro dell’Interno, nelle ore in cui la piccola Noemi sembra poter riconquistare a fatica la propria vita dopo esser stata ferita da un proiettile durante un regolamento di conti in mezzo a una piazza affollata, nel giorno, ancora, della manifestazione organizzata a San Giovanni a Teduccio che testimonia la ribellione della gente comune, la camorra non si fa scrupolo di eseguire le sue sentenze tra la gente, addirittura nella corsia di un ospedale. (fonte Ansa)