Petardo sull’ambulanza, bottigliata alla dottoressa. La Croce Rossa: “Napoli peggio dei territori di guerra”

Napoli: petardo sull'ambulanza in strada, bottigliata alla dottoressa in ospedale
Medico in corsia (Ansa)

ROMA – Ancora violenza al personale sanitario a Napoli. Un petardo è stato fatto esplodere su un’ambulanza, una dottoressa è stata aggredita a bottigliate nei pressi dell’ospedale San Giovanni Bosco.

“Peggio nei territori di guerra” afferma il responsabile locale della Croce Rossa, denunciando una violenza nei confronti del personale paramedico che sembra non fare titolo. Non interessa.

Il petardo sull’ambulanza

L’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” ha segnalato l’esplosione di un petardo lanciato verso un’ambulanza che era stata inviata nel quartiere Barra per soccorrere un paziente.

“Nell’aprire lo sportello del mezzo di soccorso – si legge su Fb – il medico viene investito da una deflagrazione causata da un fuoco d’artificio gettato da ignoti sotto l’ambulanza”.

La Croce Rossa: “Peggio che nei territori di guerra”

“L’aspetto più inquietante di questi nuovi episodi di aggressione a personale sanitario e di danneggiamento delle ambulanze a Napoli è che ci si abitui a questo stato di cose, fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso ed il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali. A Napoli non è così”. Così il presidente provinciale della Croce Rossa, il dottor Paolo Monorchio, commenta con l’ANSA la denuncia fatta da ‘Nessuno tocchi Ippocrate’.

Un medico su due insultato, il 4% picchiato

Del resto le statistiche non fanno che registrare un clima quasi intimidatorio nei confronti di medici e personale paramedico. Un medico su due è insultato e, nel 4% dei casi, picchiato dai propri pazienti. A subire le aggressioni sono soprattutto le dottoresse (nel 56% dei casi). (fonte Ansa)

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