NAPOLI – C’era Salvatore Triunfo, 18 anni, alla guida dello scooter su cui viaggiava Davide Bifolco, il ragazzo colpito da un proiettile esploso da un carabiniere a Napoli. Almeno questo è quanto dicono i carabinieri che indagano sulla vicenda.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, dunque, alla guida dello scooter che, nel rione Traiano di Napoli, non si è fermato all’alt dei militari c’era Salvatore Triunfo, 18 anni con precedenti per furto e danneggiamento. A bordo con lui, un 23enne ricercato e Davide. Lo scooter è di proprietà del papà di Triunfo.
Il carabiniere che ha sparato è nel frattempo finito sotto inchiesta. L’accusa nei suoi confronti potrebbe essere quella di omicidio colposo.
La morte di Davide ha creato enormi tensioni a Napoli, dove sono stati danneggiati e distrutti alcuni mezzi delle forze dell’ordine.
La polemica si è spostata anche sui social network, dove si esibiscono due scuole di pensiero: quelli che dicono che il carabiniere “ha fatto il suo mestiere”, e quelli che invece chiedono “giustizia”.