Napoli, sempre più rifiuti: a terra 2400 tonnellate

NAPOLI, 14 LUG – Quota 2400 tonnellate di rifiuti non raccolti. Napoli si e' svegliata cosi', stamattina, sommersa ancora dall'immondizia, nonostante la partenza delle prime cento tonnellate di frazione umida tritovagliata (fut) per la Toscana.

La Regione, intanto, va verso una nuova ordinanza per consentire di portare i rifiuti dagli impianti di trattamento partenopei nelle discariche delle altre province campane. Una decisione motivata dal fatto che, spiega Giovanni Romano, assessore all'Ambiente della Regione Campania, ''non siamo in grado di riuscire a condividere con le altre Province campane un meccanismo di solidarieta'''.

Scaduta ieri l'ordinanza della scorsa settimana, cosi' come stabilito dal Tar del Lazio, il provvedimento, firmato lo scorso venerdi' da Caldoro, ha consentito di portare nelle discariche di San Tammaro, Sant'Arcangelo Trimonte e Savignano Irpino 4500 tonnellate di fut. Un dato che, finora, non ha sortito per il Comune di Napoli gli effetti sperati. L'aumento delle giacenze nelle strade della citta' e' di 250 tonnellate rispetto a ieri.

''Non ci sono elementi oggettivi per poter ipotizzare un miglioramento'', dice Raphael Rossi, presidente di Asia, azienda speciale del Comune addetta alla raccolta. Da un lato, spiega, i rallentamenti nei conferimenti degli stir di Tufino, dove si lavora al 50%, e Giugliano, che funziona al 40%, dall'altro la solidarieta' delle Regioni che tarda ad arrivare.

E mentre la Regione studia nuovi provvedimenti, il Comune, assicura il vicesindaco Tommaso Sodano non restera' con le mani in mano, ma ''assumera' decisioni incisive e impegnative, predisponendo un piano straordinario per rispondere all'emergenza''.

Sodano ha definito ''proficuo'' l'incontro, avuto oggi a Roma, con il ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. ''Siamo stati rassicurati – afferma – sull'impegno a garantire maggiori risorse per la raccolta differenziata porta a porta, che potra' arrivare a coinvolgere il 50% della popolazione napoletana''.

Si resta ancora in attesa di nuovi nulla osta dalle altre Regioni. ''Qualche segnale di maggiore disponibilita' arriva dalla Puglia e dalla Sicilia – fa sapere Romano – altre, invece, hanno detto di no''.

L'assessore rassicura, inoltre, che non vi sono rischi per la salute cosi' come confermano ''il Ministero della Salute e autorevoli istituti di Sanita''': al contrario, dice, per altre emergenze di tipo ambientale, ''ci sono interi territori in Regione Campania, come a Nord di Napoli o nel Casertano, dove bisognerebbe allontanare la gente per seri compromessi alla loro salute''.

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