NAPOLI – Decine di agenti dalle prime ore del giorno hanno messo sotto assedio il quartiere Ponticelli di Napoli, alla ricerca del gruppo di fuoco che martedì sera, giunto a bordo di moto, sparò all'indirizzo di alcuni agenti impegnati nella identificazione di persone fermate.
Durante l'operazione – estesa a tutto il quartiere ed anche in altre zone della città – che ha visto impegnati vari reparti della questura di Napoli cooordinati dal dirigente del commissariato di Ponticelli Luciano Nigro, sono state perquisite numerose abitazioni di pregiudicati e controllate decine di persone.
La polizia non esclude che i responsabili della sparatoria, incappati nel posto di controllo degli agenti, avessero in animo martedì sera una spedizione punitiva all'interno del rione De Gasperi: erano arrivati già con le armi in pugno, le stesse utilizzate poi senza esitare e nonostante la presenza di donne e bambini all'indirizzo dei tre poliziotti i quali, per evitare il coinvolgimento dei passanti, risposero al fuoco solo con colpi sparati in aria. Sei i colpi esplosi, calibro 7,65, ritrovati dalla scientifica alcuni dei quali giunti a pochi centimetri dagli agenti.
Nel corso dell'operazione di oggi sono state fermate alcune persone che sono ora in questura per i controlli di rito ed è stato sequestrato un impianto di telecamere a circuito chiuso installato a controllo delle vie di accesso al rione De Gasperi. Sequestrato anche l'hard disk collegato alle telecamere dove potrebbe essere stato registrato l'ingresso delle cinque moto nella zona.