Napoli/ Stop alla villa di Fabio Cannavaro: è abusiva, chiuso il cantiere

Pubblicato il 14 Maggio 2009 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA

E’ nascosta nel verde di Posillipo, è visibile solo dal mare, è la villa napoletana di Fabio Cannavaro, ed è abusiva. La dimora italiana di Fabio Cannavaro, 36 anni, calciatore napoletano che torna alla Juventus, rischia infatti di essere demolita e ricostruita secondo il vecchio progetto. Il gip Alessandro Buccino Grimaldi ha infatti disposto il sequestro per abusi edilizi.

Tra i cinque indagati c’è anche lo stesso Cannavaro, oltre al geometra Gaetano Zanca, l’ingegnere Nicola Salzano De Luna, e due donne delle istituzioni: Anna Maria D’Aniello del Comune che firmò l’autorizzazione e Nicolina Ricciardelli della Sovrintendenza ai beni architettonici e ambientali che diede parere favorevole per la ricostruzione della villa.

La villa del difensore della nazionale italiana è da tempo al centro di una concitata azione giudiziaria. Il primo sequestro, due anni fa richiesto dal pm Noviello, fu respinto dal gip Anna Grillo, il Riesame accolse però l’istanza di Noviello e la sua linea: il Comune non poteva autorizzare il restauro di una villa già costruita con violazioni sul primo progetto degli anni Sessanta. Decise infine la Cassazione che chiuse le indagini, ma non impedì le verifiche in tutta la zona di Posillipo. I carabinieri rilevarono delle anomalie nella costruzione della villa. Il rapporto tornò alla sezione Ecologia, il pm Giuseppe Noviello ha offerto quindi nuovi motivi per il sequestro, disposto ora dal gip Alessandro Buccino Grimaldi.

Tra le violazioni riscontrate: un muro bianco che nasconde la villa, il materiale del muro stesso è calcestruzzo e non tufo, dieci metri quadrati in più nella zona est e altre recinzioni abusive in una zona di alto pregio ambientale con vincoli paesaggistici.

Per ora i lavori sono stati bloccati, e sarà cura dei difensori di Fabio Cannavaro dimostrare che il progetto è stato rispettato.