Napoli. Tradito dal Dna sulla gomma da masticare, rapinatore arrestato

E’ stato tradito dalle tracce del Dna lasciata su una gomma da masticare che gli era stata offerta dagli agenti che lo avevano convocato al commissariato con un pretesto e che sono state confrontate con quelle rilevate sua una vettura che era stata rapinata il 23 febbraio scorso.

Così Bernardo Torino, 22 anni, è finito dietro le sbarre in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Lo hanno bloccato gli agenti del commissariato di Scampia a Napoli. Secondo la ricostruzione degli investigatori il 23 febbraio scorso, lungo l’asse mediano, verso l’una di notte, Torino insieme ad altri tre complici, tutti in sella a due motociclette di grossa cilindrata, bloccarono una Lancia Y con a bordo due fratelli.

Uno dei rapinatori, dopo aver minacciato le vittime con una pistola, aveva utilizzato il calcio di quest’ultima per infrangere il finestrino del lato guida dell’autovettura. Di fronte all’atto di violenza, i due giovani non poterono far altro che cedere alle minacce consegnando agli aggressori le chiavi della macchina. Grazie all’antifurto satellitare che ne aveva rilevato la posizione, poco più  tardi l’auto era però stata ritrovata in zona Marianella.

Al momento del ritrovamento, la polizia scientifica aveva rilevato all’interno della Lancia numerose impronte digitali e all’interno del bagagliaio, sulla superficie di un pezzo di plastica, della macchie ematiche. Dai primi accertamenti risultò subito che le impronte erano di Torino. Per quanto riguarda invece le macchie ematiche, era stata fatta l’analisi del Dna. A questo punto era necessario un immediato riscontro con il Dna di Torino. Il sospetto rapinatore fu infatti invitato negli uffici del commissariato Scampia. Con lo scopo di prelevare un campione biologico per il riscontro del Dna, dopo aver raccolto più di un rifiuto alle varie offerte di caffè e acqua minerale, gli agenti erano riusciti a fargli accettare una gomma da masticare.

Dopo pochi minuti, al momento di essere ricevuto dal dirigente del commissariato, all’ignaro sospetto rapinatore era stato vivamente consigliato di sputare la gomma in quanto poco conveniente presentarsi masticando. Gettatala in un cestino predisposto all’uso, personale tecnico aveva immediatamente preso la gomma e ne aveva prelevato le tracce salivari per il riscontro con il Dna delle macchie ematiche rinvenute sull’autovettura.

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