Governo spreca il tempo del Natale: quando arriva il Dpcm? E' il ritardo dei maleducati Governo spreca il tempo del Natale: quando arriva il Dpcm? E' il ritardo dei maleducati

Natale e Covid, cenone con i parenti, seconde case, spostamento tra Regioni: verso il Dpcm

Natale e Covid, cenone con i parenti, seconde case, spostamento tra Regioni: verso il Dpcm.

Sono molte le famiglie divise che non sanno ancora se riusciranno a trascorrere il Natale insieme a causa del Covid. Al momento la mobilità è libera nella zona gialla, di cui fanno parte Lazio, Sardegna, Veneto, Molise e la Provincia autonoma di Trento. Nelle zone arancioni e rosse, in cui rientrano tutte le altre Regioni, gli spostamenti sono vietati. In particolare, nelle zone arancioni è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune.

Difficile fare regole uniche per il Natale, ma il Governo col prossimo Dpcm vuole provarci, sperando che la curva dei contagi si abbassi e che si possano fare gialle tutte le Regioni. Cosa si farà a Natale quindi? Ecco tutte le ipotesi riportate dal Corriere della Sera, che stanno portando il Governo verso il nuovo Dpcm di Natale

Natale: parenti stretti e confini regionali

Durante le feste “saranno autorizzati soltanto gli spostamenti strettamente necessari” avverte il ministro Speranza, lasciando intendere che non sarà possibile spostarsi liberamente da una Regione all’altra. Scontata la chiusura delle piste da sci, si dovrà stabilire se permettere comunque il soggiorno nelle località di montagna e mare come chiedono gli albergatori. In ogni caso si stanno valutando alcune deroghe.

È possibile che alla fine, se la curva epidemiologica sarà davvero molto bassa, si consenta il ricongiungimento familiare per celebrare i giorni delle festività. Ma solo tra genitori e figli, coniugi e partner conviventi, anche a chi non è residente o domiciliato in quell’abitazione.

Natale: seconde case, negozi, bar e ristoranti

Rimane ancora da stabilire se sarà possibile raggiungere le seconde case dove non si è residenti proprio per trascorrere il periodo festivo. Sembra scontato che dal 4 dicembre i negozi possano chiudere alle 22 per consentire lo scaglionamento degli ingressi. Nei fine settimana e nei giorni festivi saranno aperti i centri commerciali e i grandi magazzini.

Al momento si continua invece ad escludere una riapertura di bar e ristoranti dopo le 18 come si era ipotizzato una settimana fa, quando il governo aveva promesso ai governatori di poter concedere alcuni allentamenti sui locali pubblici. Una marcia indietro dovuta ai timori di far aumentare i contagi che esclude anche le aperture a pranzo nelle zone arancioni. (Fonte Il Corriere della Sera).

 

Gestione cookie