Nave Costa Concordia incagliata: polemica sui soccorsi

ROMA, 14 GEN – ”Eravamo partiti da Civitavecchia da due ore e mezza ed eravamo tutti a cena quindi vestiti in maniera elegante, in quanto era la prima cena alla quale ha partecipato anche il comandante. Ad un certo punto abbiamo sentito un boato al quale e’ seguito un black out”. Racconta cosi’ a Sky Tg 24 il momento dell’incidente sulla nave Costa Concordia affondata all’Isola del Giglio la giornalista Mara Parmegiani Alfonsi, imbarcata sulla nave per seguire un evento moda.

”Dopo l’incidente ci siamo diretti verso i punti che ci indicavano e abbiamo cercato di prendere un giubbotto salvagente – continua Parmegiani Alfonsi- mentre il comandante cercava di rassicurarci. Poi ci hanno imbarcato sulle scialuppe di salvataggio ma il personale non era assolutamente adatto a svolgere i compiti che gli erano stati assegnati. Sulla scialuppa dove ero imbarcata io hanno cambiato anche il conducente. Dei giubbotti salvagente non funzionavano neanche le luci”.

Un gruppo di passeggeri denuncia ancora: ”Prima di abbandonare la nave abbiamo aspettato un’ora e mezza. L’equipaggio ci ha detto che il comandante sapeva che eravamo in pericolo ma non ha fatto subito quello che doveva fare”.

”Il personale e’ stato eccezionale, ci sono stati vicini – aggiungono Silvana Caddeo e il marito Ignazio Deidda – ma l’organizzazione era zero”. I sopravvissuti hanno invece voluto ringraziare la popolazione dell’Isola del Giglio. ”Si sono spesi in ogni modo per noi, ci hanno dato tutto quello che avevano”

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