‘Ndrangheta, Francesco Nirta arrestato a Utrecht: latitante dal 2007

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Settembre 2013 - 22:00 OLTRE 6 MESI FA

'Ndrangheta, Francesco Nirta arrestato a Utrecht: latitante dal 2007UTRECHT – Il latitante affiliato alla ‘ndrangheta Francesco Nirta è stato arrestato in un sobborgo di Utrecht, in Olanda, il 20 settembre. Nirta, 39 anni, è stato condannato all’ergastolo per associazione mafiosa ed è latitante dal 2007. La polizia olandese è arrivata a lui grazie alle informazioni raccolte dalla squadra mobile di Reggio Calabria e dallo Sco.

Nirta era inserito nell’elenco dei 10 latitanti di massima pericolosità e da quindici giorni ormai gli agenti erano sulle tracce del latitante . L’uomo fa parte della famiglia Nirta-Strangio, ma non è coinvolto nella strage di Duisburg.

Il l latitante di ‘ndrangheta arrestato a Utrecht, in Olanda, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Bruno Pizzata, ucciso nelle campagne di Casignana il 4 gennaio del 2007. La sentenza fu emessa il 12 luglio del 2011 dalla Corte d’assise di Locri che condannò, con la stessa pronuncia, altre sette persone al carcere a vita, tra cui Giovanni Strangio, ritenuto l’ideatore ed uno degli esecutori materiale della strage di Duisburg.

L‘omicidio di Bruno Pizzata, avvenuto nell’ambito della faida di San Luca tra i Nirta-Strangio, da una parte, ed i Pelle-Vottari, dall’altra, fu commesso per vendicare la strage di Natale 2006 in cui fu uccisa Maria Strangio e restarono ferite altre cinque persone, tra cui un bambino. Tra i feriti anche il marito di Maria Strangio, Giovanni Luca, ed il fratello Francesco, che è la persona arrestata in Olanda.

Proprio l‘assassinio di Maria Strangio fu la causa scatenante della strage di Duisburg, in Germania, avvenuta la notte di Ferragosto del 2007 ed in cui furono uccise sei persone ritenute vicine alla cosca dei Pelle-Vottari. Giovanni Strangio, accusato di essere stato l’ideatore ed uno degli esecutori della strage, è il cugino di Maria Strangio. La strage di Natale rappresentò, a sua volta, la vendetta per l’agguato subito da Francesco Pelle, alias ”Ciccio Pakistan”, avvenuto nel luglio precedente.