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‘Ndrangheta, chiusa l’inchiesta Rinascita-Scott: 479 indagati. 11 arresti tra Calabria e Toscana

ROMA – Quattrocentosettantanove persone sono state inscritte nel registro degli indagati perché accusate di appartenere o ritenute vicine alla ‘ndrangheta

Questi i risultati dell’inchiesta Rinascita-Scott.

Nel mirino dei militari sono finiti politici, avvocati e professionisti di spicco legati alla criminalità.

‘Ndrangheta, il blitz all’alba

I carabinieri hanno condotto all’alba un’operazione per l’esecuzione di 11 arresti e 7 divieti di dimora a Vibo, nel Fiorentino e in altre città.

Le attività hanno coinvolto oltre 60 persone, tutte indagate.

L’operazione nasce da approfondimenti investigativi scaturiti sempre dalla maxi inchiesta Rinascita Scott.

Si tratta, secondo le accuse, di un cartello dedito al traffico di droga che si approvvigionava attraverso canali riconducibili al Brasile e all’Albania.

Secondo l’accusa, nel canale brasiliano ditte di import-export di marmi, niobio e manganese avrebbero consentito di nascondere il traffico di cocaina.

Il canale con l’Albania

Tutto avveniva, per le accuse, tramite una rete relazionale costruita dai vibonesi con un gruppo di albanesi che vivono in Toscana.

Il cartello della droga, secondo gli investigatori si avvaleva di broker specializzati con “garanzie” in termini di “affidabilità” criminale nei confronti dei produttori.

Un chilo di cocaina, 81 chili di marijuana e 3952 piante di canapa indiana, 25 chili di hashish, 89 grammi di eroina, 11 grammi di funghi allucinogeni e 27 pasticche di ecstasy: questa la droga sequestrata durante l’operazione.. (Fonte: Ansa).

 

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