“Né con lo Stato né con la camorra”: film vietato da prefettura e antimafia, lo proiettano lo stesso

“Né con lo Stato né con la camorra”: film vietato da prefettura e antimafia, lo proiettano lo stesso

ROMA – “Né con lo Stato né con la camorra” era il raccapricciante slogan per il lancio su Facebook: per dire tenore e contenuti di un libro e di un film su una storia dove l’eroina combatte contro il marito “infame” diventato collaboratore di giustizia, libro e film presentati martedì sera durante un evento in un paese a cavallo tra Lazio e Campania, nonostante l’esplicito divieto del prefetto e della Commissione anti-mafia.

Una sfida alle istituzioni in piena regola, e pienamente riuscita, grazie al passaparola, a un’organizzazione diciamo così “carbonara”, che è riuscita a spostare all’ultimo la location della presentazione del film tratto dal libro “Operazione Spartacus. La casalese“: prodotto da Angelo Bardellino, nipote dell’ex capo clan ucciso in una guerra di Camorra negli anni ’80 e diretto dall’ex moglie di Renato Vallanzasca Antonella D’Agostino, anche autrice del romanzo. 

Bardellino peraltro è in attesa che la Cassazione si pronunci su una condanna rimediata per il reato di estorsione. Questa la successione dei fatti: film e libro dovevano essere presentati inizialmente in un resort a Spigno Saturnia, poi a causa dei contenuti promossi l’antimafia ha sollecitato la prefettura che ha disposto il divieto, quindi il rapido cambio di programma che ha consentito agli organizzatori di ritrovarsi pochi km più in là ospiti dello  Yacht Club di Gaeta. 

“La copertina del libro sul tavolo – racconta Andrea Palladino de La Stampa – interventi stizziti contro i giornalisti che hanno scritto del caso, chiamati «psicopatici» e «borderline», i mazzi di fiori, i vestiti delle grandi occasioni. Interviste, le foto di gruppo, i migliori sorrisi da sfoderare su un immaginario red carpet. E poi, quando è calata la luce sul lungo mare, la proiezione del trailer”. Solo alla fine si è fatta viva la Polizia: ma oltre a prendere i nomi dei presenti non c’era e forse non c’è più niente da fare. (fonte La Stampa)

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