Nelle scuole romane si sta al gelo: termosifoni vecchi e rotti, studenti protestano e chiedono investimenti

Nelle aule dei licei romani si sta al gelo. E oggi, giovedì 15 dicembre, gli studenti hanno protestato sotto alle finestre dell’ufficio scolastico regionale che si trova in via Frangipane per chiedere un tavolo permanente. A Roma, nelle scuole ci sono molte caldaie rotte o mal funzionanti. Ciò significa termosifoni spenti o malfunzionanti che rendono le temperature più basse.

Rete degli studenti medi protesta sotto all’ufficio scolastico regionale a Roma

A protestare è la Rete degli studenti medi che domani aderirà allo sciopero generale indetto dalla Cgil: “Termosifoni spenti, caldaie rotte, mancanza di manutenzione, edilizia fatiscente – denunciano a Roma Today – sono diverse le segnalazioni che da tutta la Regione descrivono il disagio percepito. Non solo, dall’inizio dell’anno in molte scuole sono presenti infiltrazioni e con l’imminente scadenza dei fondi del Pnrr, fissata al 31 dicembre, il rischio di investimenti persi è molto alto”. 

“In classe la mattina fanno 13 gradi” 

Uno studente del “Plinio Seniore”, un liceo scientifico che sta a Castro Pretorio, spiega la situazione: “Siamo ospitati da un edificio molto antico – dice ancora a Roma Today – e anche gli impianti lo sono. La mattina abbiamo rilevato 13/14 gradi di temperatura nelle aule. Per quanto la scuola tenti di far andare al massimo la caldaia e di accenderla qualche ora prima della campanella, è inutile. Adesso un pezzo dell’impianto neanche sta funzionando”. Al Tiburtino, c’è l’alberghiero “Amerigo Vespucci”: “Città Metropolitana non si sta interessando ai nostri problemi. La preside chiama e invia mail, ma i tempi sono sempre lunghissimi. I termosifoni sono vecchi, rotti, funzionano a metà o non funzionano, alcuni sono pericolanti. Raramente nelle aule superiamo i 15 o 16 gradi e la cosa va avanti da anni”.

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