Bolzano. Procuratore: “Attenzione ai neonazisti, sono finanziati dalla Germania”

BOLZANO – ”In Alto Adige resta alta l’attenzione sui gruppi neonazisti ed ai loro collegamenti con la Germania dalla quale e’ accertato che provengano forme di finanziamento”. Lo ha detto il procuratore di Bolzano Guido Rispoli, su notizie dei giornali tedeschi, secondo le quali la Germania avrebbe sottovalutato informazioni provenienti dai Servizi italiani. Al centro della questione l’ipotesi dell’esistenza di una rete europea di neonazisti che avrebbero progettato attentati contro immigrati in Germania.

Frankfurter Rundschau e Berliner Zeitung ipotizzano che i servizi tedeschi abbiano sottovalutato segnalazioni dei loro colleghi italiani risalenti al 2003 ed al 2011 su varie attivita’ e in particolare sul gruppo Nazionalsozialistischer Untergrund (Clandestinita’ nazionalsocialista), accusato di dieci omicidi a sfondo razzista in Germania.

Nel 2000 la procura di Bolzano avvio’ una prima inchiesta con 23 arresti sui rapporti tra neonazisti altoatesini, austriaci e tedeschi. Ne seguirono altre, con ulteriori arresti e c’e’ l’ipotesi che le segnalazioni dei Servizi italiani riguardassero anche questo filone.

Il procuratore Rispoli ha confermato quanto scritto dalla stampa tedesca e cioe’ che le cellule tedesche hanno finanziato i naziskin altoatesini. ”In Alto Adige – ha pero’ precisato all’ANSA il Pm – non sono mai stati pianificati attentati contro negozi gestiti da immigrati, come invece avvenuto in Germania”.

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