Neve, gelo e polemiche: Trenitalia e la “situazione Roma”

Foto LaPresse

ROMA – Al terzo giorno di neve e gelo, mezza Italia è andata in tilt: strade chiuse, migliaia di cittadini rimasti senza energia elettrica nelle case o bloccati nei convogli fermi tra la neve, decine di treni cancellati o con ritardi di ore. E nonostante tutte le precauzioni prese per dare un riparo ai senzatetto nelle varie città, a Milano un senza fissa dimora è morto assiderato. ”L’uomo, dall’apparente età di 50 anni, è stato trovato ranicchiato sotto una coperta sotto un cespuglio di piazzale Kennedy” ha detto l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino che ha chiesto ai milanesi di segnalare senzatetto in difficoltà ai numeri della Protezione civile Con la neve e i disagi puntuali sono scattate le prime polemiche, con l’Idv che chiama l’Ad di Ferrovie Mario Moretti a riferire sui disagi da ”terzo mondo” provocati agli utenti, la Regione Liguria che denuncia le Fs per non esser state capaci di gestire una ”preannunciata” emergenza e il presidente della Toscana Enrico Rossi che, invece, se la prende con l’Enel: ”il vero disastro lo hanno fatto loro”.

Fatto sta che buona parte del Centro-Nord è sotto una morsa di neve e freddo come non si vedeva da anni: temperature al di sotto dello zero quasi ovunque, una ventina di centimetri di neve caduti in centro a Milano, altrettanti a Torino, dove nevica ormai da 6 giorni, e sul resto del Piemonte. In provincia di Bologna la neve ha superato il mezzo metro e 80 centimetri in quella di Forli’-Cesena. A Bologna l’aeroporto ha riaperto solo formalmente e a fine giornata erano una decina i voli decollati e atterrati. Neve e gelo anche in Liguria, mentre in Sila si sono toccati i -11. La neve ha raggiunto anche la Sardegna, imbiancando Nuoro. Centinaia le scuole chiuse in decine di province dal Piemonte alla Puglia. A Trieste a far danni e’ stata invece la bora che ha soffiato a 100 km orari: le raffiche hanno staccato alcune lamiere dalla cupola di palazzo Carciotti e costretto il Comune a chiudere al transito automobilistico e pedonale diverse strade del centro storico.

Il maltempo ha fermato anche lo sport: la Ferrari ha annullato la presentazione della nuova monoposto di Formula 1 in programma domani a Maranello mentre la Lega di A ha deciso si anticipare alle 15 sia Roma-Inter e Milan-Napoli, inizialmente previsti per le 20.45, sia Cesena-Catania, che si sarebbe dovuta disputare alle 18. Una situazione che non e’ affatto risolta: le previsioni indicano ancora neve sulle regioni centro meridionali e gelate al sud, tanto che il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli ha convocato il comitato operativo per fare il punto della situazione e mettere a punto ulteriori misure in vista delle nuove nevicate. Che dovrebbero interessare anche Roma: tra venerdì e sabato potrebbero cadere sulla Capitale fino a dieci centimetri di neve mentre le temperature, nei prossimi giorni, potrebbero scendere fino a -10.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha così deciso di sospendere le lezioni per domani e dopodomani, anche se le scuole resteranno aperte. Sulle strade e le autostrade al momento non si sono comunque verificati blocchi totali come in passato, nè alla circolazione circolazione autostradale – grazie anche alla decisione di vietare su ampi tratti il transito ai mezzi superiori alle 7,5 tonnellate – nè a quella ferroviaria. Ma i disagi sono pesantissimi. Secondo l’Anas la circolazione è ”difficile” in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto e sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

In molti casi, sottolinea la società, i problemi sono stati provocati da camion sopra le 7,5 tonnellate che non avevano i pneumatici da neve o le catene. Problemi ancora maggiori sulla rete ferroviaria, dove sono stati cancellati a seguito dell’applicazione del ‘piano neve’ almeno una cinquantina di convogli nazionali, tra Alta Velocità, Eurostar, Intercity e Intercity notte. Solo in Piemonte sono saltati 330 treni, in Emilia Romagna viaggia la metà dei treni programmati e i due convogli bloccati per tutta la notte in provincia di Forlì – l’Es 9823 Milano-Pescara e l’Es 9829 Milano-Ancona – con centinaia di persone a bordo, sono arrivati a destinazione con oltre 12 ore di ritardo.

Una situazione ”inaccettabile” secondo l’assessore ai trasporti dell’Emilia Romagna Alfredo Peri che ha definito lo sforzo di Fs ”non sufficiente a garantire un livello accettabile di qualità”. Anche la Regione Liguria si scaglia contro Fs denunciando l’azienda per ”i disservizi del trasporto e i disagi subiti dagli utenti” nella giornata di mercoledì: ”per mancanza di mezzi, personale e risorse – sostiene la regione guidata da Burlando – non sono stati in grado di gestire un’emergenza annunciata con cinque giorni d’anticipo”.

Denuncia che l’Idv vuole portare in Parlamento. E in serata Trenitalia fa sapere con una nota ”che ci sarà il rimborso integrale del biglietto per chi ha rinunciato a partire e indennità di ritardo per chi è giunto a destinazione con oltre 60 minuti. In più tutti i passeggeri arrivati a destinazione con ritardi maggiori di 4 ore avranno diritto ad un indennizzo pari al 100% del prezzo del biglietto”. Il presidente della Toscana se la prende invece con l’Enel, responsabile, secondo Rossi, di aver lasciato migliaia di utenti senza elettricità. ”Paesi interi – afferma – senza energia e al freddo. Il vero disastro lo si è avuto a causa dell’Enel. Vogliamo metterli in un angolo e costringerli a darci delle risposte”. La società replica sostenendo che è vero che almeno 8mila utenze nelle province di Pisa, Livorno, Arezzo e Siena sono saltate ma ”le difficoltà nel ripristino del servizio” sono dovute ”principalmente alla difficile percorribilita’ delle strade secondarie”.

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