Neve a Roma, ci sarà o è “leggenda”? Il sale è pronto

Maltempo a Roma, la notte della neve?

ROMA – La notte della neve a Roma: succederà davvero o è “leggenda metropolitana” come detto e scritto dal sindaco Gianni Alemanno?  Secondo le previsioni la “leggenda” potrebbe quindi diventare realtà dalle 22 alle 4, soprattutto nelle zone nord e nord-est ad esclusione del litorale.

E, memori della paralisi dello scorso anno, subito è partito il piano neve della Protezione civile del Campidoglio che prevede in ogni municipio una unita’ di crisi con presidi operativi davanti alle scuole, che comunque rimarranno aperte, agli ospedali e agli ingressi delle metropolitane, aperte per ospitare i senza tetto. Ai municipi e alle strutture operative sono state già distribuite 500 tonnellate di sale naturale, mentre altre 1000 tonnellate sono state stoccate oggi nei depositi della Protezione civile. Anche l’Anas ha disposto un piano d’emergenza per il Gra e la Roma-Fiumicino.

La neve a Roma sembra essere diventata una vera ‘battaglia’ politica tra il sindaco e l’opposizione con tanto di scambio di twitter ‘glaciali’. Proprio ieri Alemanno aveva twittato: ”La sinistra romana prega e porta sfiga perché nevichi. Non nevica, cretini. Dai ragazzi, non fate così l’inverno e’ ancora lungo, avrete altre possibilità”.

E giovedì il segretario del Pd di Roma Marco Miccoli ha rilanciato: ”Ora che la Protezione Civile ha diramato un bollettino in cui avvisa che anche a Roma e’ prevista per questa notte la neve cosa dira’ Alemanno? Che la Protezione Civile porta sfiga? Che sono dei cretini? E che alimentano leggende metropolitane?”. Intanto in provincia di Roma, nel pomeriggio, ha cominciato a nevicare a Tolfa, Bracciano e Manziana creando disagi a molti automobilisti, neve anche nel resto della Regione, soprattutto nel viterbese e, di nuovo, nell’alta Ciociaria con punte di 70 centimetri e molte scuole chiuse. In serata forte nevicata nei comuni dell’alta Valle Aniene, in provincia di Roma, e nuovi disagi per gli automobilisti. I fiocchi sono caduti con una certa intensità in gran parte del comprensorio, specie nei comuni a più alta quota tra Affile, Arcinazzo Romano e gli Altipiani di Arcinazzo.

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