Multe Antitrust a tre agenzie: sul “casting” “informazioni ingannevoli”

Una scena tratta dal film "Ricordati di me" di Gabriele Muccino

ROMA – L’Antitrust ha multato tre agenzie di casting: la New Line Diffusion, Mediaone Italia e la Top Production. Sembra che queste multe siano solo le prime di una lunga serie se è vero che l’Antitrust vuole colpire le varie agenzie che vendono sogni già infranti a prezzi elevati. Un giro d’affari di oltre 10 milioni di euro l’anno, tra corsi di formazione, book fotografici e quote d’iscrizione. La torta è grossa: ben 110.000 italiani affidano oggi i propri sogni ai database di queste agenzie. E secondo un’inchiesta di Repubblica su 12mila nomi di giovani di belle speranze, ci sono in media solo 5 ingaggi.

Le prime tre multe fatte dall’Antitrust ammontano a oltre 50mila euro. La New Line Diffusion dovrà pagare 10.500 euro perché, scrive Repubblica, “si è pubblicizzata via posta e internet, promettendo un casting per l’inserimento nel mondo dello spettacolo “senza spiegare con chiarezza che l’attività svolta era un corso di formazione a pagamento, né forniva informazioni sulle caratteristiche di tale corso (dal costo di 6mila euro)”. Dalla documentazione acquisita dall’Antitrust non risulta poi dimostrata alcuna disponibilità di “una rete stabile di contatti con imprese operanti nel mondo della moda o dello spettacolo”.

Le tre delibere sono esposte nel bollettino ddel 23 aprile dell’Autorità sulla Concorrenza e il Mercato e sono raccolte sotto il titolo “pratiche commerciali scorrette”.

La Mediaone Italia è stata invece multata per 30mila euro e qui il Garante si è mosso su denuncia di Adiconsum Marche. L’agenzia promuoveva la partecipazione gratuita a una selezione per aspiranti fotomodelli, comparse televisive, ballerini e cantanti. “In realtà a coloro che si presentano nelle località indicate per la selezione viene proposto un corso di formazione del costo di 4.200 euro, con sottoscrizione del relativo contratto, previo versamento di 250 euro a titolo di parziale rimborso spese”.

In conclusione,ha deliberato l’Antitrust, Mediaone Italia ha “diffuso, tramite volantini promozionali e il sito internet www.pdimmagine.it, un messaggio pubblicitario che veicola informazioni ingannevoli e omissive in merito alle caratteristiche della propria offerta, celando l’intento commerciale perseguito attraverso le selezioni proposte e non informando che a coloro che si presentano ai casting viene in realtà offerto di sottoscrivere un contratto per frequentare un corso di formazione del costo di circa 4.200 euro”. Tutto ciò, secondo l’Antitrust, “deve qualificarsi come una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in maniera apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio”.

A segnalare il caso della Top Production (a cui è stata comminata una multa da 10mila euro) è stata invece la Rai. La società pubblicizzava una manifestazione canora chiamata “Oltre la musica” finalizzata alla selezione di giovani talenti che avrebbero dovuto partecipare a un evento finale: il “Gran Galà”. Secondo quanto indicato, la serata sarebbe stata trasmessa su Rai 2. In realtà è emerso che “la Rai non ha mai avuto rapporti commerciali con la Top Production, né ha fornito autorizzazioni all’utilizzo del proprio marchio, né tanto meno aveva in previsione di trasmettere il “Gran Galà” su Rai2″.

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