Niccolò Bettarini: “Mi sono trovato in mezzo a più di 10 persone e non ho capito più nulla”

Niccolò Bettarini: "Mi sono trovato in mezzo a più di 10 persone e non ho capito più nulla"
Niccolò Bettarini: “Mi sono trovato in mezzo a più di 10 persone e non ho capito più nulla” (Foto Ansa)

MILANO – “Mi ha provocato, io ho provato a respingerlo ma mi sono trovato in mezzo a più di dieci persone e non ho capito più nulla”: a parlare, a Tgcom24, è Niccolò Bettarini, il figlio diciannovenne di Simona Ventura e Stefano Bettarini accoltellato sabato notte a Milano, davanti alla discoteca Old Fashion Café. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il ragazzo, che lunedì ha subito un’operazione alla mano, è stato dimesso dall’ospedale Niguarda.

I buffetti, come li ha definiti Niccolò, che gli sarebbero stati dati dal gruppo sono negati da Albano Jakej, giovane albanese di 23 anni, uno dei 4 fermati per il pestaggio, insieme con Davide Caddeo, Alessandro Ferzoco e Andi Arapi. Per loro l’accusa è di tentato omicidio. Avrebbero agito insieme ad altre sei persone.

Tutti loro sarebbero stati attorno a Niccolà Bettarini quando, racconta lui stesso a Tgcom24, “sono caduto a terra e quando Zoe è venuta a soccorrermi le è arrivato un calcio in faccia. Subito dopo sono scappati tutti”.

Zoe, l’amica che era con lui quella sera, ha cercato di difenderlo e ha sentito quelle parole: “Sei il figlio di Bettarini, ora ti ammazziamo”. Forse è questo il motivo dell’aggressione, oltre, sembra, a un conto lasciato in sospeso da un’altra serata in discoteca.

 

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