MILANO – Remi Nikolic è stato condannato a 15 anni di carcere per omicidio volontario. Il giovane serbo nomade è accusato di aver ucciso il vigile di Milano Niccolò Savarino travolgendolo con il suo suv.
L’accusa aveva chiesto una condanna a 26 anni. A Nikolic è andata bene: è stato giudicato dal tribunale per i minorenni di Milano. Se fosse stato giudicato da un tribunale ordinario avrebbe rischiato l‘ergastolo. Ma secondo la testimonianza del padre all’epoca dei fatti, il 12 gennaio 2012, Nikolic aveva ancora 17 anni.
Savarino venne ucciso mentre era in servizio a Milano, in zona Bovisa. Il suo corpo, travolto dal suv, venne trascinato per 200 metri. Tre giorni dopo la polizia rintracciò e arrestò il ragazzo, allora identificato come Goico Jovanovic, in Ungheria.
Il giovane venne estradato e rimase poco più di due mesi nel carcere di San Vittore, fino a quando i genitori presentarono un certificato di nascita a nome Remi Nikolic, nato il 15 maggio del ’94.
Dopo le perizie disposte dai giudici si decise di applicare il principio del “favor rei”, secondo cui, nel dubbio, si segue la norma più favorevole all’accusato. Così, anziché l’ergastolo, Nikolic sconterà 15 anni. Fino a quando compirà 21 anni sarà detenuto nel penitenziario minorile Beccaria, poi passerà in carcere.