Maxi rissa tra baby gang a Nichelino. Oltre 200 ragazzini si sono visti in Piazza Aldo Moro per massacrarsi di botte. Anzi, si sarebbero dovuti vedere, perché il folle raduno è stato sventato. Hanno preso appuntamento sui social, avevano età compresa tra 13 e 16 anni. Scene che avrebbero dovuto ricordare ‘I guerrieri della notte‘, il celebre film ispirato dall’omonimo romanzo scritto da Sol Yurick, o Gangs of New York, la pellicola altrettanto famosa di Martin Scorsese.
Solo che questa volta sarebbe stato tutto vero se i carabinieri non fossero intervenuti per tempo ad evitare gli scontri. Una cinquantina i giovanissimi identificati dai militari dell’Arma a Nichelino, comune alle porte di Torino scelto come campo di battaglia.
Nichelino, maxi rissa tra baby gang in piazza Aldo Moro
A fronteggiarsi nel parcheggio della Coop di piazza Aldo Moro – dove già un anno fa si era registrata una rissa tra giovanissimi, anche se allora le dimensioni del contendere erano decisamente ridotte – due gruppi, il cappuccio delle felpe sulla testa, giacche scure e andamento molleggiato che fa tanto Bronx.
Da una parte un’ottantina di giovanissimi del posto, dall’altra un centinaio di coetanei, nordafricani o figli di seconda generazione arrivati in autobus da Barriera di Milano, quartiere della periferia nord di Torino. Il tam tam sui social, una moda ormai diffusa tra gli hooligan dell’Europa dell’Est come tra le gang straniere e sempre più spesso anche tra gli adolescenti italiani. Per alcuni un effetto delle limitazioni anti-Covid, anche se i primi casi si sono manifestati già prima della pandemia, le piazze delle città italiane trasformate in ring per sfogare i propri istinti.
La rissa di Nichelino originata da uno sgarro al luna park
I carabinieri stanno indagando sui motivi della resa dei conti, ma come negli altri casi i motivi della violenza non sono tanto nobili. All’origine del ‘puntello‘, come nel gergo degli ultrà viene chiamato questo genere di rissa, sembra ci fosse uno sgarro al luna park di qualche tempo fa. Un pretesto per menare le mani in modo facile e, magari, ritagliarsi qualche secondo di celebrità sui social per il semplice fatto di poter dire “io c’ero”.
I giovanissimi di Barriera sono saliti in massa sugli autobus della linea 35. “Hey bro, adesso gliela facciamo vedere”, “non gli daremo scampo”, “la prossima volta ci penseranno due volte”. Frasi pronunciate a denti stretti, le cuffiette con la musica rap nelle orecchie, che hanno insospettito gli autisti e fatto scattare la segnalazione alle forze dell’ordine.
La cronaca via social
Lungo il tragitto qualcuno si è armato di bottiglie di vetro raccattate dai cestini dell’immondizia, altri hanno spezzato i rami degli alberi per farne bastoni e intanto sui social iniziano a comparire foto e filmati. A realizzarli sono gli stessi giovani per caricarsi ed esaltare le loro gesta.
“Noi siamo qui. Dai venite”, si sono urlati contro i ragazzini, ormai esaltati dallo scontro imminente. I carabinieri sono arrivati appena in tempo per evitare lo scontro. Nel fuggi fuggi generale qualche contatto tra le due bande c’è stato: in piazza Di Vittorio sono volate bottiglie e bastonate e due giovani, entrambi minorenni del gruppo proveniente da Torino, sono rimasti feriti in modo lieve.
“Ero in zona e ho visto quei ragazzi battere i bastoni e spaccare a terra le bottiglie di vetro, me ne sono scappata dalla paura”, racconta una testimone. Non è escluso che i feriti siano più numerosi di quelli accertati dai carabinieri, ma per il timore di essere denunciati hanno evitato di presentarsi in ospedale. Per ricostruire quanto accaduto, i carabinieri hanno anche sequestrato ad alcuni ‘warriors’ il cellulare. Prima, però, qualcuno di loro ha avuto il tempo di commentare con tanto di faccine che ridono le notizie degli organi di stampa sulla rissa mancata.