Nicola Amadu bruciò viva la moglie. Adesso dona tutto ai figli

Nicola Amadu bruciò viva la moglie. Adesso dona tutto ai figli
Nicola Amadu bruciò viva la moglie. Adesso dona tutto ai figli

SASSARI – Bruciò viva la moglie. Adesso lascia tutto ai figli. Nicola Amadu, il pensionato sassarese di 65 anni che la sera del 10 novembre pestò e arse viva la moglie, Angela Doppiu, sull’uscio della villetta in cui i due vivevano a Piandanna, ha fatto sapere che donerà tutto ciò che possiede ai propri figli. L’ha annunciato lo stesso uxoricida reo-confesso nel corso dell’udienza di oggi, giovedì 6 aprile, di fronte al giudice per le indagini preliminari di Sassari, Michele Contini.

Il suo avvocato, Letizia Doppiu Anfossi, ha presentato una perizia psichiatrica dalla quale emergono gravi disturbi della personalità di Amadu. Il gip ha disposto la nomina di un consulente che accerti quanto asserito dai medici cui si è rivolta la difesa. Il prossimo 28 aprile sarà conferito l’incarico al luminare Pietro Pietrini. Intanto i figli della coppia hanno fatto sapere di non volersi costituire parte civile contro il padre.

Quella sera del 10 novembre del 2016, dopo aver colpito la moglie con pugni e calci, Nicola Amadu la cosparse con la benzina recuperata dal capanno degli attrezzi da giardino e le diede fuoco, mentre si trovava a terra all’ingresso dell’abitazione. Subito dopo l’uomo confessò il reato alla figlia, e nelle ore immediatamente successive al delitto ammise davanti agli inquirenti di avere agito perché non sopportava l’idea che la moglie si volesse separare da lui.

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