Nicole Di Pietro nata già morta? Il dubbio del perito, servono altri esami

Nicole Di Pietro nata già morta? Il dubbio del perito, servono altri esami
Nicole Di Pietro, funerali (foto LaPresse)

PALERMO – Nicole Di Pietro nata già morta. Un dubbio, per ora, nulla di più. Di sicuro il dubbio più grave che si è insinuato nella mente dei genitori della piccola, Tania Egitto e Andrea Di Pietro, dopo aver appreso le perplessità dei periti di parte. Un dubbio che pesa come un macigno nel giorno dei funerali celebrati a Mascalucia (Catania) dall’arcivescovo di Catania, mon. Salvatore Gristina, commosso durante l’omelia.

La famiglia aspetta con ansia il responso dell’anatomopatologo sugli esami istologici fatti a Nicole, che sarebbe morta dopo la nascita durante il trasferimento in ambulanza a Ragusa per mancanza di posti letto nell’unità di terapia intensiva neonatale (Utin) degli ospedali di Catania. A sollevare l’inquietante interrogativo, che getta ulteriori ombre sulla vicenda, è stata l’ispezione macroscopica sul corpo della bimba, dalla quale, spiega il neonatologo Guglielmo Catalioto, dirigente medico al Papardo-Piemonte di Messina, uno dei periti di parte della famiglia, “sembrerebbe che i polmoni non abbiano mai respirato dopo il parto”. Il medico però dice subito che serve cautela.

“In realtà soltanto l’esame istologico al microscopio potrà dirci con certezza se Nicole è nata viva o morta, aspettiamo i risultati”, avverte. Posizione condivisa dai legali dei genitori di Nicole, per i quali nessun elemento da’ contezza “sullo stato della neonata successivo alla nascita, alla natura e al decorso degli interventi in sala parto, all’individuazione del momento in cui è avvenuto il decesso”. Per il perito “qualcuno ha avuto fretta di dire che la bimba era nata viva”, anche se poi, in serata, ha precisato in una nota che “ogni valutazione potrà essere espressa solo in esito all’esame istologico dei reperti”. “In questa fase non abbiamo certezze – ha aggiunto – non possiamo formulare alcuna tesi, è fondamentale aspettare l’esame istologico”.

Gli esami stabiliranno se i polmoni della bimba abbiano o no preso aria dopo il parto. “Pensiamo a un palloncino: quando si gonfia e poi si sgonfia rimane l’impronta”, spiega il neonatologo. Secondo cui “la magistratura farà ampia luce, ci sono le registrazione del 118, le cartelle cliniche, presto le analisi al microscopio: tutti dati oggettivi”. Intanto la gente a Mascalucia ha dato il suo addio a Nicole, liberando davanti alla chiesa madre decine di palloncini rosa e bianchi. Ma l’istantanea della sofferenza rimane impressa in due immagini commoventi; Tania con la bara bianca sulle ginocchia davanti all’altare durante l’omelia funebre, Andrea che esce dalla chiesa col minuscolo feretro tra le braccia e si dirige a piedi verso il cimitero. “Nicole vi chiede di ricordarla nelle vostre preghiere, di non dimenticarla”, dice alla fine della cerimonia il nonno Mario Egito. Mentre la zia di Nicole fa un appello: “Continuate ad aiutarci in questa nostra lotta per la verità perché ogni minuto di questa celebrazione è stato ingiusto e non ce ne dev’essere più un’altra”. .

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