Nicole, la bambina morta per un’otite era stata dimessa da due ospedali. Indagati tutti i medici

Nicole, la bambina morta per un'otite era stata dimessa da due ospedali. Indagati tutti i medici
Nicole, la bambina morta per un’otite era stata dimessa da due ospedali. Indagati tutti i medici

BRESCIA – La Procura di Brescia iscrive nel registro degli indagati tutti i medici che hanno preso in cura in un mese la bambina di quattro anni, Nicole, morta a Brescia a causa di un’infezione partita da un’otite.

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Tra i medici iscritti nel registro degli indagati ci sono il primo pediatra che l’aveva visitata un mese fa, i medici dell’ospedale di Manerbio, quelli della Clinica Poliambulanza e infine quelli degli Spedali Civili, dove la bambina è morta. L’iscrizione è un atto dovuto come garanzia nei confronti degli stessi medici, essendo l’autopsia un atto irripetibile.

A Gottolengo, il paese dove viveva Nicole, c’è ancora dolore e incredulità per la sua morte. La bambina, secondo quanto ricostruito fin qui dai giornali locali, era stata visitata all’ospedale di Manerbio e, sabato scorso, alla Poliambulanza, ma in nessuna delle due strutture ricoverata. Quindi i genitori l’avevano portata all’Ospedale civile di Brescia dove le sue condizioni, da subito molto critiche, si sono aggravate, fino alla morte.

“Decesso avvenuto presso l’Ospedale dei bambini a causa di gravi complicanze cerebrali conseguenti ad un’otite”, si legge nel comunicato diramato nel pomeriggio dall’ASST Spedali civili di Brescia. Il primo aprile – si spiega – Nicole (“già vista dal pediatra di famiglia e dai Servizi di pronto soccorso di due altre strutture”), al suo arrivo nel nosocomio visitata presso il pronto soccorso e poi ricoverata in terapia intensiva pediatrica, è stata sottoposta ad un intervento neurochirurgico perché gli esami effettuati, tra cui la Tac, avevano rivelato “la presenza di un grave ascesso cerebellare”. Purtroppo nei giorni successivi “il quadro neurologico della piccola ha continuato a rimanere di estrema gravità ed ha portato al decesso nel pomeriggio di ieri 5 aprile”. Quindi il passaggio: “Gli accadimenti, così come emersi dalla raccolta anamnesica, hanno indotto l’Azienda a segnalare la vicenda alla Procura della Repubblica di Brescia per le valutazioni di competenza”.

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