ROMA – Una volta arrivata la denuncia, l’hotel ha ammesso: non conoscevamo la legge. Prima della denuncia hanno proposto a una cliente non vedente con cane guida al seguito di pagare una tassa in più per l’animale e di consumare i pasti in una saletta a parte. A denunciare la vicenda è stata Nicoletta Ditadi, non vedente, che aveva prenotato su Groupon un soggiorno all‘hotel Monaco Sport di Santo Stefano di Cadore. Qualche giorno fa ha chiamato la struttura per fissare i giorni e una volta spiegata la sua situazione ha ricevuto questa risposta: portare l’indispensabile cane Lara le sarebbe costato 9 euro in più al giorno per le pulizie extra e in più, con il marito e il cane, avrebbe dovuto consumare la colazione inclusa nel prezzo in una saletta separata, per non turbare gli altri ospiti.
La signora non ha accettato le condizioni e, anzi, ha denunciato ai carabinieri la situazione. “Per una battaglia di civilità”, ha spiegato, e senza chiedere risarcimento. L’hotel conferma la versione della signora Nicoletta: “E’ vero, la signora ha disdetto la prenotazione dopo che noi avevamo spiegato al telefono che sarebbe stata necessaria una tassa in più per il cane e le avevamo preannunciato il tavolo nella saletta riservata. Ma – ha precisato il direttore Sergio De Candido – mi permetta di aggiungere che la saletta non è uno sgabuzzino, è il luogo che destiniamo a chi preferisce una cena intima. E’ la sala riservata ai generali quando ospitiamo gli alpini. L’abbiamo chiamata «Château d’Yquem» in omaggio a uno dei vini bordolesi più famosi al mondo. Non eravamo a conoscenza delle leggi che consentono alle persone non vedenti di accedere a tutti i luoghi pubblici con il cane guida. Di questo mi sono scusato con la signora. Quando l’ho chiamata e le ho proposto di soggiornare nel nostro hotel come nostra ospite mi ha risposto: valuterò”.
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