Nicolina Pacini, il padre Ezio: "Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto" Nicolina Pacini, il padre Ezio: "Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto"

Nicolina Pacini, il padre Ezio: “Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto”

Nicolina Pacini, il padre Ezio: "Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto"
Nicolina Pacini, il padre Ezio: “Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto” (Foto Facebook)

ISCHITELLA (FOGGIA) – “Non sono riuscita a vederla, il mio cuore non avrebbe retto”: al dolore si aggiunge questo dispiacere per Ezio Pacini, padre di Nicolina Pacini, la ragazzina di quindici anni uccisa dall’ex compagno della madre, Antonio Di Paola, ad Ischitella (Foggia).

Pacini ha accompagnato Donatella Rago, la madre di Nicolina, all’obitorio degli Ospedali Riuniti, ma poi è rimasto lì davanti, accovacciato. Intervistato da Martina Del Chicca de La Nazione, ha spiegato: “Mia figlia… mia figlia non è più lei. E’ irriconiscibile, irriconoscibile. Me l’ha ammazzata”.

“Dovevi vederla, ricorda Pacini nell’intervista, Nicolina era bellissima. Era un angelo, era forte, intelligente, coraggiosa. Era comprensiva, dolcissima”.

La storia tra Ezio Pacini e Donatella Rago era nata a Torre del Lago nel 2000: “Quando lavoravo nel parcheggio della Posada. Donatella all’epoca aveva accompagnato una signora, originaria proprio di Ischitella, che si era trasferita in Germania e che stava trascorrendo alcuni giorni qui. Per lei ho lasciato ciò che avevo”, ha confidato Pacini alla Nazione.

Due anni dopo è nata Nicolina, tre anni dopo il fratellino. A Viareggio Nicolina è rimasta fino a 8 anni, poi con la madre e il fratellino si è trasferita ad Ischitella, dove era rimasta tutta la famiglia materna. Ma di tanto in tanto i due fratelli tornavano a Viareggio, soprattutto per le vacanze estive.

Fino a quando Donatella Rago si è innamorata di Antonio Di Paola nonostante, scrive La Nazione,

in tanti l’avessero messa in guardia. Un mese fa Donatella è tornata qui, contando di trovare un sostegno da Ezio. Il suo ex marito. «Era esasperata – racconta Ezio – sfinita. Lui continuava a tormentarla con messaggi, telefonate. Voleva fare pace». Già in passato era riuscito a ricucire quel legame, ma stavolta no. Donatella era determinata, e non voleva tornare indietro. Da lui. Dalla sue violenze. Anche se le costava stare lontana da suoi figli, dal 2013 affidati dal tribunale di Firenze ai genitori materni. Contro le minacce dell’ex sono partite le denunce, l’ultima il 12 settembre dalla stazione dei Carabinieri di Viareggio, che l’avevano trasmessa a Foggia. Giovedì mattina l’epilogo.

 

 

 

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