Nicolina Pacini, l'ultimo messaggio di Antonio Di Paola: "Sono pronto, sono pronto" Nicolina Pacini, l'ultimo messaggio di Antonio Di Paola: "Sono pronto, sono pronto"

Nicolina Pacini, l’ultimo messaggio di Antonio Di Paola: “Sono pronto, sono pronto”

Nicolina Pacini, l'ultimo messaggio di Antonio Di Paola: "Sono pronto, sono pronto"
Nicolina Pacini, l’ultimo messaggio di Antonio Di Paola: “Sono pronto, sono pronto” (Foto Facebook)

FOGGIA – Nicolina Pacini è morta per mano di Antonio Di Paola. L’ex compagno della madre, 37 anni e originario di Ischitella, l’ha attesa mentre andava a scuola e poi le ha sparato un colpo di pistola in pieno volto. E’ fuggito via e si è tolto la vita, lasciando mamma Donatella, la famiglia di Nicolina e i suoi amici nella disperazione più totale. Eppure l’uomo in un ultimo messaggio alla mamma della vittima, proprio quella mattina, aveva scritto: “Sono pronto, sono pronto”. La mamma era preoccupata e aveva cercato di avvisare la figlia, ma Nicolina non ha avuto paura di quelle minacce che sono diventate un brutale omicidio.

Maria Corbi sul quotidiano La Stampa scrive che Antonio da tempo faceva stalking a Donatella che lo aveva lasciato e minacciava anche la figlia Nicolina, che era stata affidata ai nonni materni. Così la ragazzina di appena 15 anni era rimasta a Ischitella, dove frequentava il liceo scientifico sognando di diventare un’ostetrica che facesse nascere i bambini. La mamma, invece, era tornata a Viareggio dal papà di Nicolina e suo ex marito, con cui i rapporti erano rimasti affettuosi:

“Ma a papà Ezio, custode ai bagni pubblici di piazza d’Azeglio, era rimasta legatissima. E anche sua mamma aveva mantenuto con lui un rapporto affettuoso tanto che, nel momento della paura, aveva deciso di tornare a Viareggio. Ed Ezio adesso racconta l’incubo in cui tutti loro hanno vissuto a causa dello stalking fatto da Antonio: «Era un inferno. Ogni giorno le telefonava, le mandava sms, la minacciava. E minacciava me e i nostri figli, abbiamo denunciato più volte ma nessuno ha fatto nulla».

Quattro giorni fa la mamma aveva chiamato Nicolina avvertendola che «quello» era pericoloso e che era stato visto vicino a scuola. Ma la ragazzina si era infastidita: «Cosa devo fare? Chiudermi? Basta che non venga sotto casa». E anche martedì sera la mamma le aveva mandato un sms: «Stai attenta». Dopo averne ricevuto lei uno dal suo aguzzino: «Sono pronto, sono pronto». Nicolina non poteva immaginare di cosa sarebbe stato capace. In fondo con lui era sempre andata d’accordo. Era ingenua, Nicolina, e pensava che fosse normale soffrire per amore, fare pazzie. Anche quando l’ex di sua madre le aveva puntato un coltello alla pancia, aveva deciso di non avere paura. E oggi la mamma ricorda con grande dolore e rimorso quell’ultima conversazione: «Le ho detto: “Allora fai come ti pare, esci, ciao” e lei mi ha risposto: “Ciao”. Le ultime parole tra me e mia figlia»”.

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