Niente asili nido a Reggio Calabria. Anche se i soldi ci sarebbero
Pubblicato il 23 Dicembre 2013 - 14:30 OLTRE 6 MESI FA
REGGIO CALABRIA – Niente asili nido pubblici a Reggio Calabria. L’amministrazione comunale è commissariata per mafia, i fondi ci sarebbero ma non si possono usare almeno fino al 2014, spiega Carlo Macrì sul Corriere della Sera.
I genitori che possono li affidano ai nido privati, con rette mensili sui 400 euro a bambino. Chi ha i nonni li affida a loro. Altrimenti l’unica chance è lasciare il lavoro per star dietro ai propri figli.
Gli ultimi nido comunali sono stati chiusi nel giugno del 2012: erano quelli di Archi e Gebbione, zone ad alta densità mafiosa, riferisce Macrì. Ma potevano soddisfare solo 120 richiesta a fronte delle oltre 5mila. Anche questi asili, però, sono stati chiusi perché dichiarati inagibili.
Un terzo, dedicato ai figli dei dipendenti comunali, degli avvocati e dei cancellieri del Centro Direzionale, è stato chiuso quest’estate per carenza di fondi.
Il 14 dicembre la Commissione straordinaria ha presentato un piano d’intervento per l’infanzia, che ha discusso con i servizi sociali e alcuni privati, ma non con i genitori, che non l’hanno presa bene e hanno lanciato una petizione pubblica che ha scosso anche l’ong Actionaid.
La responsabile Eleonora Scrivo ha detto che esiste uno stanziamento del Ministero della Coesione di un milione e trecentomila euro per la città per costruire nuovi nidi pubblici e manutenere quelli esistenti.
Macrì prevede che non verranno realizzati prima della fine del 2014. Intanto le famiglie devono arrangiarsi altrimenti.